Trump accelera i colloqui con Mosca tra speranze di pace in Ucraina e rischio di una nuova corsa alle armi

La prospettiva di un riarmo globale e l’ombra di una nuova corsa alle armi stile "Guerre Stellari” di Ronald Reagan si affiancano ai segnali di distensione tra Washington e Mosca sul conflitto ucraino.

Trump accelera i colloqui con Mosca tra speranze di pace in Ucraina e rischio di una nuova corsa alle armi
Foto di Eirc Shi / Unsplash

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di recente l’avvio di "colloqui molto seri" con la Russia, con l’obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina.

Secondo i media americani, la Casa Bianca starebbe elaborando un piano negoziale in grado di produrre "un progresso sostanziale" su questo argomento entro i prossimi cento giorni.

Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per la questione Ucraina, ha ribadito l’ambizioso intento di raggiungere un cessate il fuoco — o addirittura un accordo di pace duraturo — in tempi relativamente brevi, parlando di "mesi, non di anni".

Pur essendo stata accennata anche l’ipotesi di un faccia a faccia imminente tra Trump e Vladimir Putin, il presidente americano ha però finora evitato di fornire conferme precise, limitandosi solo a riferire di aver avuto contatti diretti con Mosca.

Alla domanda dei giornalisti su se avesse già parlato con Putin, il presidente degli Stati Uniti ha evitato di rispondere direttamente, affermando solo: "Non voglio dirvelo".

Le pressioni di Washington e la strategia di Trump

Kellogg ha sottolineato come la diplomazia americana intenda creare "leve di pressione" su entrambe le parti, spingendo così Kyiv e Mosca verso un compromesso.

In questo quadro, gli Stati Uniti prevedono di mantenere – o addirittura rafforzare in primo tempo – le sanzioni contro la Russia, continuando nel contempo a fornire supporto militare all’Ucraina.

Tuttavia, l’ultima parola rimarrà a Trump, che si definisce un “abilissimo negoziatore” capace di gestire trattative internazionali complesse. "Stiamo valutando possibili scenari e fornendo al presidente tutti gli strumenti necessari per prendere le sue decisioni", ha affermato Kellogg.

Verso una nuova corsa alle armi come le “Guerre Stellari” di Reagan?

Accanto alle tensioni derivanti dal conflitto ucraino, si profila però un nuovo scenario di corsa alle armi globale.

L’idea di Trump di rilanciare una strategia di difesa missilistica su larga scala — paragonata da molti analisti alla “Strategic Defense Initiative” dell’era Reagan, nota come “Guerre Stellari” — sta sollevando forti preoccupazioni a Mosca.

Il Cremlino vede in questo sviluppo un potenziale rischio per gli accordi di controllo degli armamenti e un incentivo per investimenti in tecnologie avanzate, quali laser e intelligenza artificiale, con conseguenze potenzialmente destabilizzanti a livello internazionale.

Le recenti dichiarazioni di Grigorij Maškov, ambasciatore speciale del Ministero degli Esteri russo in un articolo pubblicato dalla rivista International Affairs, evidenziano il timore di Mosca per questa nuova possibile corsa agli armamenti.

Secondo Maškov, l’espansione dei sistemi di difesa missilistica statunitensi e la crescente militarizzazione dello spazio potrebbero compromettere accordi di disarmo fondamentali, come il Trattato di Riduzione delle Armi Strategiche (START) e l’intero quadro del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP).

Di fronte a tutte queste minacce percepite in aumento, la Russia potrebbe essere, dunque, indotta a riconsiderare i limiti imposti sui propri arsenali avendo come effetto quello di scatenare una nuova corsa globale alle armi.

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