Trump a Apple: "Non vogliamo che produciate iPhone in India"

Il presidente ha detto di aver intimato a Tim Cook di non espandere la produzione in India ed accenna a un possibile nuovo accordo commerciale che eliminerebbe i dazi sui prodotti statunitensi nel Paese asiatico.

Trump a Apple: "Non vogliamo che produciate iPhone in India"
Photo by Tyler Lastovich / Unsplash

Il presidente Donald Trump ha rivelato oggi di aver esortato Apple a non espandere la propria produzione di iPhone in India, lasciando intendere che potrebbe presto emergere un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e India. Le dichiarazioni sono arrivate nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Qatar e fanno luce su un momento particolarmente delicato nei rapporti commerciali tra le maggiori economie globali.

Stando alle dichiarazioni del presidente, la Casa Bianca avrebbe espresso il proprio dissenso riguardo a un piano di espansione industriale di Apple in India, un progetto che sarebbe stato finalizzato alla produzione di smartphone destinati al mercato americano. Tale strategia, secondo quanto riportato, sarebbe stata sviluppata da Apple per aggirare le difficoltà causate dalla guerra commerciale con la Cina, spostando parte delle attività manifatturiere verso altri paesi asiatici.

Le parole del presidente

Nel suo intervento, Trump ha raccontato di aver avuto una conversazione diretta con il CEO di Apple, Tim Cook, durante la quale avrebbe espresso la sua contrarietà al trasferimento della produzione: “Ho avuto un piccolo problema con Tim Cook ieri, gli ho detto ‘Tim sei mio amico, ti ho trattato molto bene’”. Il presidente ha proseguito: “Non voglio che tu costruisca in India”, riferendo di aver aggiunto:

“Ti abbiamo trattato davvero bene, abbiamo tollerato tutti gli stabilimenti che hai costruito in Cina per anni... non siamo interessati a che tu costruisca in India, l’India può badare a se stessa”.

Queste affermazioni riflettono un orientamento già emerso in precedenza nella linea economica dell’Amministrazione Trump: una forte preferenza per la produzione domestica e per il rientro delle attività manifatturiere sul suolo statunitense, anche a costo di porre limiti agli spostamenti produttivi verso altri paesi.

Un possibile accordo commerciale tra USA e India

Parallelamente al monito rivolto a Apple, Trump ha lasciato intendere che gli Stati Uniti sarebbero in trattative con l’India per un accordo commerciale che potrebbe portare all’eliminazione dei dazi sui beni americani esportati verso il paese asiatico. "Stiamo lavorando a un accordo con l’India", ha confermato il presidente, senza fornire ulteriori dettagli ma indicando che la questione dei dazi è un elemento centrale dei negoziati in corso.

Un’intesa di questo tipo rappresenterebbe un cambiamento rilevante rispetto all’attuale assetto tariffario: l’India è infatti nota per applicare dazi tra i più alti al mondo sui beni importati, in particolare su quelli provenienti dagli Stati Uniti. Se realizzato, l’accordo potrebbe ridurre significativamente i costi per le aziende statunitensi che esportano in India, aumentando la loro competitività e incentivando nuovi investimenti commerciali tra le due economie.

Apple tra geopolitica e strategie industriali

Al momento, Apple non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulle parole del presidente. Nella giornata di giovedì, tuttavia, le azioni dell’azienda hanno registrato un calo dell’1% nelle contrattazioni pre-mercato, segnale di una possibile preoccupazione da parte degli investitori sulle implicazioni delle dichiarazioni presidenziali.

La multinazionale statunitense si trova già in una posizione complessa: da un lato, ha avviato negli ultimi anni una strategia di diversificazione della propria catena di approvvigionamento, spostando una parte della produzione dalla Cina verso altri paesi asiatici, tra cui l’India. Questa scelta era motivata proprio dalla volontà di ridurre l’esposizione ai rischi geopolitici legati al confronto tra Washington e Pechino, oltre che dai costi di produzione in crescita nel mercato cinese.

Dall’altro lato, le dichiarazioni del presidente introducono un ulteriore elemento di incertezza per la strategia aziendale di Apple, suggerendo una pressione politica affinché l’azienda mantenga o rafforzi la propria presenza manifatturiera negli Stati Uniti. Tale posizione si inserisce in una visione economica più ampia promossa dall’Amministrazione, che mira al rafforzamento del settore industriale interno e alla riduzione della dipendenza da catene di fornitura estere.

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