Tesla vuole pagare Musk mille miliardi
Il consiglio di amministrazione di Tesla ha presentato un nuovo piano di remunerazione per Elon Musk che potrebbe superare i mille miliardi di dollari. L’operazione, legata a obiettivi di crescita e alla futura valorizzazione in Borsa, dovrà essere approvata dagli azionisti.

Il consiglio di amministrazione di Tesla ha proposto il 5 settembre un piano di remunerazione senza precedenti per il suo amministratore delegato, Elon Musk. Secondo i documenti depositati presso la Security and Exchange Commission (SEC), l’autorità di vigilanza sui mercati americani, il progetto potrebbe portargli oltre 1.000 miliardi di dollari, pari a circa 852 miliardi di euro, nel corso dei prossimi dieci anni.
Il meccanismo prevede l’assegnazione di nuove azioni a Musk in funzione del valore che Tesla riuscirà a raggiungere in Borsa. Il numero massimo di titoli corrisponde al 12% del capitale attuale dell’azienda, ma la condizione per ottenerli è un’accelerazione definita “stratosferica”: la capitalizzazione di Tesla dovrebbe arrivare a 8.500 miliardi di dollari. Sarebbe un livello mai raggiunto prima da nessuna impresa, più del doppio rispetto alla maggiore capitalizzazione odierna, quella della statunitense Nvidia, leader dei chip per l’intelligenza artificiale.
Oggi Tesla vale poco più di 1.000 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi l’azienda ha sofferto per una gamma di modelli giudicata ormai datata e per le prese di posizione politiche del suo fondatore. Il piano individua diverse soglie intermedie: se la capitalizzazione toccasse i 2.000 miliardi di dollari, Musk riceverebbe azioni per un valore stimato di 20 miliardi di dollari.
Se gli obiettivi venissero raggiunti, Musk — già l’uomo più ricco del mondo — vedrebbe rafforzarsi anche il suo controllo sull’impresa, con una quota che salirebbe intorno al 25%. La sua fortuna personale raggiungerebbe un livello mai visto nella storia.
La questione della remunerazione di Musk è da anni al centro di un acceso contenzioso legale. Nel 2018 Tesla aveva approvato un altro piano, valutato 56 miliardi di dollari, ma annullato nel gennaio 2024 da una giudice del Delaware. Secondo la magistratura, gli azionisti non avevano ricevuto informazioni complete e corrette sul ruolo del consiglio e del comitato remunerazioni.
Dopo un nuovo voto favorevole a metà 2024, lo stesso piano è stato ancora una volta respinto dal tribunale del Delaware a dicembre. Tesla ha fatto appello e, in parallelo, ha creato un comitato speciale incaricato di trovare una soluzione. “La remunerazione di Elon Musk continua a trovarsi in un vuoto giuridico, nonostante due votazioni favorevoli da parte degli azionisti”, ha dichiarato la società.
Nell’attesa di una definizione giudiziaria, Tesla ha già attribuito ad agosto 2025 un pacchetto di 96 milioni di azioni al suo amministratore delegato, per un valore di circa 29 miliardi di dollari. Secondo l’azienda, si è trattato di un riconoscimento per anni di crescita “trasformativa e senza precedenti”.
Il nuovo piano di settembre, che richiede il via libera degli azionisti, rilancia la scommessa: legare la retribuzione di Musk al futuro di Tesla e alla sua capacità di realizzare progetti ambiziosi come l’espansione dell’auto autonoma, lo sviluppo della robotica e l’utilizzo diffuso dell’intelligenza artificiale.
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