Stop ai programmi DEI nelle scuole americane: il Dipartimento dell'Istruzione minaccia il taglio dei fondi
Il governo federale impone alle istituzioni scolastiche di eliminare entro 14 giorni tutte le politiche legate a diversità, equità e inclusione, pena la perdita di fondi federali, interpretando in modo estensivo una sentenza della Corte Suprema.

L'Amministrazione Trump sta intensificando la sua crociata contro le iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI) nel sistema educativo americano.
In una lettera inviata venerdì scorso alle istituzioni accademiche, il Dipartimento dell'Istruzione ha annunciato possibili tagli ai finanziamenti federali per le scuole che intendono perseguire politiche basate su criteri etnici o sulla diversità.
Craig Trainor, Segretario Assistente ad interim per i Diritti Civili del Dipartimento dell'Istruzione, ha delineato una posizione netta:
"La legge è chiara: trattare gli studenti in modo diverso sulla base dell'etnia per raggiungere obiettivi vaghi come diversità, bilanciamento razziale, giustizia sociale o equità è illegale secondo la giurisprudenza vincolante della Corte Suprema".
La direttiva, che si applica a tutte le istituzioni educative, dalle scuole dell'infanzia fino alle università, incluse le agenzie educative statali che ricevono assistenza finanziaria, stabilisce un principio chiave: qualsiasi istituzione che tratti una persona di una determinata etnia in modo diverso da un'altra per motivi di appartenenza etnica viola la legge.
Le istituzioni educative hanno, perciò, ricevuto precise istruzioni: devono rivedere le loro politiche, interrompere qualsiasi tentativo di aggirare i divieti sull'uso di considerazioni etniche o dei loro equivalenti, e porre fine ai contratti con terze parti che considerano l'etnia come criterio valutativo.
Le restrizioni si estendono anche ai metodi indiretti di valutazione. Gli istituti non potranno utilizzare saggi, campioni di scrittura, attività extracurricolari o altri indicatori come strumenti per determinare o prevedere l'appartenenza etnica degli studenti.
La lettera sottolinea come i programmi DEI, secondo il Dipartimento, favoriscano un gruppo etnico rispetto a un altro e insegnino che "determinati gruppi etnici portano oneri morali unici che altri non hanno", stigmatizzando gli studenti sulla base di "grossolani stereotipi".
L'interpretazione del Dipartimento della sentenza della Corte Suprema è particolarmente ampia. Il Dipartimento ha annunciato che entro la fine del mese "adotterà misure appropriate per valutare la conformità" con questa interpretazione della legge.
Secondo quanto riportato da CNN, questa interpretazione potrebbe, infatti, mettere in discussione anche i contenuti insegnati nelle classi e il funzionamento di organizzazioni studentesche come le confraternite e sorority afroamericane.
La decisione del Dipartimento dell'Istruzione rappresenta, comunque, uno dei più significativi interventi dell'amministrazione Trump nel campo dell'istruzione, sebbene sia quasi certo che questo ordine, come molti altri, verrà contestato in tribunale.