Stephen A. Smith valuta una candidatura alla presidenza nel 2028
Il commentatore sportivo critica i Democratici e afferma che "tutte le parti politiche lo disgustano"

Stephen A. Smith, celebre volto della rete sportiva ESPN, ha rivelato durante un’apparizione al programma “This Week” della ABC di star seriamente considerando una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti per le elezioni del 2028. L’annuncio lo inserisce nel crescente gruppo di celebrità del mondo dello spettacolo e dei media che, negli ultimi anni, hanno deciso di entrare in politica.
Durante l’intervista con il giornalista Jon Karl, Smith ha criticato duramente il Partito Democratico per aver centrato la propria campagna elettorale del 2024 su temi come la “cultura woke”, la cancel culture e i diritti all’aborto, accusandolo di aver trascurato questioni economiche cruciali come i dazi proposti dal presidente Donald Trump.
“Non ho scelta”, ha dichiarato Smith riguardo a una possibile candidatura. “Funzionari eletti si sono avvicinati a me. Commentatori politici mi hanno contattato. Ho parlato con miliardari e altri soggetti influenti di comitati esplorativi e iniziative simili”.
Nonostante abbia recentemente firmato un’estensione del contratto con ESPN e si dichiari soddisfatto del proprio lavoro attuale, Smith non ha escluso del tutto l’ipotesi politica. “La realtà è questa: letteralmente, persone si sono avvicinate a me – incluso il mio stesso pastore – dicendomi ‘non sai cosa Dio ha pianificato per te’”.
Secondo Smith, mantenere aperta la porta a questa possibilità è un segno di rispetto verso chi crede in lui: “Almeno mostra rispetto per le persone che credono in te, che ti rispettano, che pensano tu possa fare la differenza in questo paese. Ecco perché ho deciso di non escludere nulla nei prossimi due o tre anni”.
Il commentatore ha espresso un forte disincanto nei confronti del sistema politico americano: “Spero che qualcun altro, più qualificato di me, si faccia avanti. Ma se non dovesse accadere, lo considererei seriamente. Sì, lo farei, perché l’idea di confrontarmi con queste persone, a sinistra e a destra, non mi spaventa. Tutti loro mi disgustano, ad essere sincero”.
La possibile discesa in campo di Stephen A. Smith si inserisce in un trend ormai consolidato negli Stati Uniti, dove personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo e dei media hanno sempre più spesso tentato – con alterni successi – di conquistare posizioni di potere politico.