Stati Uniti e Iran concordano un nuovo incontro sul nucleare a maggio
I colloqui di Muscat si concentrano su limitazioni al programma iraniano e revoca delle sanzioni. Il presidente Trump si dice aperto a un accordo e a un incontro con i leader iraniani.

Stati Uniti e Iran hanno concluso sabato il terzo round di colloqui sul nucleare e hanno concordato di incontrarsi nuovamente il 3 maggio, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Al-Busaidi, che sta svolgendo un ruolo di mediazione tra le due delegazioni. I colloqui di Muscat rappresentano la prima occasione in cui le delegazioni si sono concentrate in modo approfondito sui dettagli tecnici di un possibile accordo. Le discussioni si sono focalizzate principalmente sulle limitazioni che Washington intende imporre al programma nucleare iraniano e sulle sanzioni che Teheran chiede vengano revocate.
L'accordo per un nuovo incontro viene interpretato come un segnale di progresso nei negoziati. Il presidente Trump, intervistato dalla rivista Time venerdì, ha dichiarato di ritenere possibile "raggiungere un accordo senza attacchi" e ha aggiunto: "Lo spero". Alla domanda se fosse disposto a incontrare i leader iraniani, il presidente ha risposto affermativamente: "Certamente".
I colloqui di sabato si sono svolti tra team di lavoro di entrambe le parti e tra i principali negoziatori: l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, e il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. Il ministro degli Esteri dell'Oman ha sottolineato che i colloqui hanno identificato un'aspirazione condivisa a raggiungere un accordo fondato sul rispetto reciproco e su impegni duraturi, affrontando principi fondamentali, obiettivi e preoccupazioni tecniche.
Anche il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha commentato positivamente l'incontro, evidenziando che i colloqui si sono svolti in un'"atmosfera seria". Questo tono, insieme alla programmazione di un nuovo round negoziale, indica che le parti stanno facendo progressi concreti nel tentativo di trovare un compromesso sulle questioni nucleari.
Dopo i colloqui di Muscat, l'inviato americano Witkoff si è recato ad Abu Dhabi per incontrare funzionari degli Emirati Arabi Uniti, in vista della visita del presidente Trump negli Emirati prevista per metà maggio. Questo appuntamento sottolinea come la questione iraniana si inserisca in un quadro più ampio di relazioni con i paesi del Golfo, tradizionali alleati degli Stati Uniti e rivali regionali dell'Iran.
L'importanza dei negoziati in corso risiede nell'obiettivo di stabilire limiti chiari al programma nucleare iraniano, una questione di fondamentale preoccupazione per Washington e per i suoi alleati nella regione. In cambio, Teheran punta a ottenere un alleggerimento delle sanzioni economiche che negli ultimi anni hanno colpito duramente la sua economia.