Starmer: "è ora che cessino le armi, Putin deve negoziare la pace, la coalizione dei volenterosi si espande"
Il primo ministro britannico annuncia una nuova fase operativa da parte della ‘coalizione dei volenterosi’ per sostenere un possibile cessate il fuoco.

Il primo ministro britannico Sir Keir Starmer ha dichiarato che è giunto il momento di "accelerare il lavoro pratico" necessario per avviare un processo di pace in Ucraina, sottolineando che Kyiv ha dimostrato "oltre ogni dubbio" di volere “la pace", mentre Vladimir Putin sta cercando solo di "temporeggiare".
"Il mondo ha bisogno di azioni... non di parole vuote e condizioni. Quindi il mio messaggio è chiaro: prima o poi, Putin dovrà sedersi al tavolo", ha affermato Starmer durante una conferenza stampa seguita al vertice internazionale sull'Ucraina.
"Questo è il momento in cui le armi devono tacere", ha aggiunto con fermezza.
La ‘coalizione dei volenterosi’ si espande
Il premier britannico ha evidenziato come il caos creato dalla Russia danneggi anche i cittadini del Regno Unito, contribuendo all'aumento del costo della vita e delle spese energetiche.
Ha poi descritto la formazione di una "coalizione dei volenterosi" a supporto dell’Ucraina che riunisce partner da tutta l'Unione Europea, oltre a Canada, Australia, Nuova Zelanda, con il sostegno di altri Paesi tra cui il Giappone.
Secondo Starmer, gli sforzi di coloro che sostengono l'Ucraina devono continuare, includendo il mantenimento del "flusso di aiuti militari" e proseguendo con le sanzioni per "indebolire la macchina bellica di Putin e portarlo al tavolo delle trattative".
Il passaggio a una "fase operativa" prevede un incontro delle forze militari giovedì per sostenere un possibile cessate il fuoco.
"Questo è il momento di continuare a spingere verso il risultato che vogliamo ottenere: porre fine alle uccisioni, arrivare ad una pace giusta e duratura in Ucraina e garantire una sicurezza duratura per tutti noi".
Rispondendo a una domanda della BBC sugli impegni concreti presi durante il vertice, Starmer ha evidenziato che molto è cambiato rispetto a un incontro avvenuto due settimane fa con i leader europei sul futuro dell'Ucraina.
"Il gruppo che si è riunito questa mattina è più numeroso di quello che avevamo due settimane fa", ha precisato, aggiungendo che vi è una "più forte determinazione collettiva" e che "nuovi impegni sono stati messi sul tavolo questa mattina", senza tuttavia rivelare esempi specifici.
Starmer ha inoltre sottolineato che ora è il momento di esercitare "la massima pressione sulla Russia".
Il possibile sequestro dei beni russi congelati
Interrogato sulla possibilità di sequestrare i beni russi congelati e su quali altre misure potrebbero essere adottate per fare pressione su Putin, il primo ministro ha spiegato che durante il vertice si è discusso principalmente di modi per potenziare la capacità militare dell'Ucraina sia a breve che a lungo termine, elemento che, secondo lui, eserciterà pressione sul Cremlino.
Ha menzionato che sono stati presentati "nuovi impegni" e ha espresso l'opinione che l'Ucraina avrà un ruolo "importante" nei propri accordi di sicurezza in caso di un accordo di pace.
Il premier britannico ha aggiunto che i leader hanno discusso "quanto oltre possiamo spingerci" nell'inasprire le sanzioni contro la Russia, inclusa la questione del sequestro dei beni russi congelati, definita da lui come “una questione complicata" su cui la conversazione continuerà, così come su quali ulteriori azioni possano essere intraprese con tali asset.
Il rischio per la Gran Bretagna della continuazione della guerra
Starmer afferma di non accettare che i termini dei colloqui di pace debbano essere "congelati come lo sono oggi".
"Se esercitiamo pressioni [su Putin], mostriamo una determinazione collettiva e una leadership chiara su questo tema, possiamo far progredire la situazione per portare le parti al tavolo dei negoziati".
Il risultato di questi negoziati deve necessariamente essere la "pace giusta e duratura" che tutti vogliono, soprattutto gli ucraini, ha aggiunto Starmer.
Quindi ha concluso affermando che la pace in Ucraina è "molto importante" per la difesa e la sicurezza dell'Europa e del Regno Unito, perché l'impatto di ciò che accade in Europa "si riverserà inevitabilmente sulle nostre coste".