Sospesi i test di razzi ipersonici di SpaceX per proteggere gli uccelli marini
Il progetto dell’aeronautica militare americana prevedeva consegne globali entro 90 minuti. Preoccupazioni ambientali hanno portato allo stop dei test sull’atollo Johnston, area protetta che ospita 14 specie di uccelli tropicali
L’aeronautica militare degli Stati Uniti ha sospeso i piani per testare un sistema di consegna di cargo ipersonici basato su razzi riutilizzabili di SpaceX, in seguito alle preoccupazioni ambientali riguardanti la fauna selvatica sull’atollo Johnston. La notizia, riportata da Stars and Stripes, arriva dopo un’inchiesta pubblicata da Reuters che aveva messo in luce i rischi per le specie di uccelli marini che nidificano nella zona.
Il programma avrebbe consentito all’esercito statunitense di lanciare carichi fino a 100 tonnellate verso qualsiasi parte del mondo nell’arco di 90 minuti, utilizzando razzi commerciali. Sebbene SpaceX fosse citata tra i possibili fornitori, non erano stati ancora formalizzati accordi con partner industriali. L’idea si inseriva nel tentativo delle forze armate statunitensi di accelerare drasticamente le capacità di risposta logistica in teatri operativi remoti o in situazioni di emergenza, superando i limiti temporali delle attuali modalità di trasporto, che secondo l’aeronautica richiedono “giorni o settimane di pianificazione e logistica”.
La scelta di utilizzare l’atollo Johnston come sito per i test si è però scontrata con le caratteristiche ambientali dell’area. Situato a circa 800 miglia a sud-ovest delle Hawaii, l’atollo è un territorio non incorporato degli Stati Uniti, chiuso al pubblico e sotto la giurisdizione dell’aeronautica militare. È inoltre classificato come rifugio nazionale della fauna selvatica e ospita 14 specie di uccelli tropicali, molte delle quali nidificano proprio nell’area interessata dal programma.
A seguito delle segnalazioni, un portavoce dell’aeronautica ha dichiarato a Stars and Stripes che il comando ha deciso di esplorare alternative geografiche per il progetto. In un primo momento, l’Air Force aveva annunciato che avrebbe proceduto con una valutazione ambientale. Tuttavia, la pressione pubblica – tra cui una petizione che ha raccolto oltre 3.800 firme in pochi giorni – ha spinto verso la sospensione dei piani sull’atollo.
Il caso si inserisce in una crescente attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso gli impatti ambientali delle attività aerospaziali, anche quando queste sono promosse con finalità militari. Già in passato, SpaceX era finita al centro di critiche da parte di gruppi ambientalisti per gli effetti dei suoi lanci sulla biodiversità locale. In particolare, a maggio alcune organizzazioni avevano avviato un’azione legale contro la Federal Aviation Administration, accusata di non aver condotto adeguate valutazioni d’impatto ambientale prima di approvare l’espansione delle operazioni di lancio di SpaceX nel sud del Texas.
Il sito in questione, a Boca Chica, si trova anch’esso vicino a un rifugio nazionale della fauna selvatica. Un episodio avvenuto durante un lancio nel 2023 aveva portato alla distruzione di nidi e uova di trampolieri piviere. In quell’occasione, il presidente di SpaceX, Elon Musk, aveva ironizzato sull’accaduto scrivendo in un tweet del 10 luglio 2024: “Per rimediare a questo crimine atroce, mi asterrò dal mangiare omelette per una settimana”.