Sorpresa: gli arresti dei migranti irregolari calano drasticamente sotto la nuova Amministrazione Trump

Gli arresti di migranti irregolari diminuiscono significativamente rispetto agli ultimi mesi dell'era Biden, mentre il numero di attraversamenti illegali crolla del 92%.

Sorpresa: gli arresti dei migranti irregolari calano drasticamente sotto la nuova Amministrazione Trump
Immagine generata dall'intelligenza artificiale. Fonte: Grok

Le statistiche ufficiali relative agli arresti di migranti irregolari negli Stati Uniti mostrano un significativo rallentamento nel primo mese della nuova Amministrazione Trump rispetto al periodo conclusivo della presidenza Biden, come mostra una analisi pubblicata da Axios.

L'Amministrazione Trump ha comunicato attraverso i social media che l'Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha proceduto all'arresto di circa 8.500 migranti sospettati di essere irregolarmente presenti sul territorio nazionale nelle prime due settimane di mandato.

Tuttavia, dal 4 febbraio, l'amministrazione ha interrotto la pubblicazione degli aggiornamenti quotidiani sulle operazioni dell'ICE e non sta divulgando i dati relativi agli arresti effettuati dalla Customs and Border Protection (CBP).

Confronto con gli arresti negli ultimi mesi di Biden

Secondo Tom Homan, responsabile della sicurezza al confine del presidente Trump, circa 14.000 migranti sono stati arrestati nelle prime tre settimane successive all'insediamento del 20 gennaio, un numero notevolmente inferiore ai 21.000 arresti registrati nel solo mese di novembre sotto l'Amministrazione Biden.

Per comprendere meglio il contesto, i dati federali raccolti dal Transactional Records Access Clearinghouse (TRAC) – un'organizzazione di ricerca indipendente dell'Università di Syracuse che raccoglie, analizza e distribuisce dati governativi attraverso richieste basate sul Freedom of Information Act – mostrano, infatti, che nel novembre 2023 l'ICE aveva arrestato più di 7.500 migranti, mentre la CBP ne aveva fermati oltre 13.500, per un totale di 21.130 persone trasferite nei centri di detenzione di tutto il Paese.

Il drastico calo degli arresti sembra però essere direttamente correlato a una diminuzione degli attraversamenti illegali della frontiera meridionale.

Homan ha infatti dichiarato che gli ingressi irregolari sono diminuiti del 92% dall'inizio della nuova presidenza Trump, un dato che suggerisce come la retorica presidenziale sulla politica migratoria stia già producendo effetti deterrenti.

Dubbi sui precedenti penali dei migranti arrestati

Homan ha affermato anche che la "vasta maggioranza" dei circa 14.000 migranti arrestati dall'inizio della nuova Amministrazione ha precedenti penali, senza tuttavia fornire dettagli specifici.

Tricia McLaughlin, assistente Segretario per gli Affari Pubblici del Dipartimento per la Sicurezza Interna, ha precisato che la stima di Homan si riferisce esclusivamente agli arresti effettuati dall'ICE, sebbene questa distinzione non fosse stata inizialmente specificata.

I dati federali degli ultimi anni mostrano però una realtà differente: meno dell'1% delle persone soggette a ordini di espulsione era stato condannato per reati considerati pericolosi.

Inoltre, secondo il TRAC, circa il 60% delle 39.152 persone detenute nelle strutture ICE al 29 dicembre non aveva precedenti penali.

Sebbene l'Amministrazione Trump consideri come criminale ogni persona presente illegalmente negli Stati Uniti, è, infatti, importante notare che la presenza irregolare nel Paese costituisce una violazione amministrativa e non penale secondo la legge vigente.

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