Sondaggio Gallup: gli americani chiedono più sostegno all'Ucraina mentre Trump ridefinisce la politica estera

Il 46% dei cittadini adulti statunitensi intervistati ritiene insufficiente l'aiuto americano a Kyiv, una percentuale mai così alta dall'inizio del conflitto.

Sondaggio Gallup: gli americani chiedono più sostegno all'Ucraina mentre Trump ridefinisce la politica estera
Foto di Alex Fedorenko / Unsplash

La maggioranza degli americani vuole un maggiore sostegno all'Ucraina, nonostante la nuova Amministrazione Trump stia tentando di ridefinire l'approccio statunitense al conflitto.

Secondo un nuovissimo sondaggio Gallup, il 46% dei cittadini americani ritiene che gli Stati Uniti non stiano facendo abbastanza per aiutare l'Ucraina nella guerra contro la Russia, segnando un aumento di 16 punti percentuali rispetto a dicembre e raggiungendo il livello più alto mai registrato dall'inizio delle rilevazioni nel 2022.

Il cambiamento nell'opinione pubblica

Il sondaggio, condotto via web dal 3 all'11 marzo, rivela un significativo cambiamento nell'opinione pubblica americana.

Le percentuali di chi pensa che gli Stati Uniti stiano facendo troppo (30%) o la giusta parte (23%) sono diminuite sensibilmente, un'inversione di tendenza rispetto all'ottobre 2023, quando il 41% degli americani riteneva invece che gli Stati Uniti stessero facendo troppo per l'Ucraina.

Fonte: Gallup

L'aumento del sostegno è guidato principalmente dai democratici, tra i quali la percentuale di chi ritiene insufficiente l'aiuto americano è salita al 79% (+31 punti rispetto a dicembre), e dagli indipendenti, attestati al 46% (+14 punti).

I Repubblicani restano più scettici, con il 56% che ritiene eccessivo il supporto americano, sebbene questa percentuale sia diminuita di 11 punti negli ultimi tre mesi.

La questione territoriale e la percezione della guerra

Il sondaggio rivela anche che il 53% degli americani ritiene che gli Stati Uniti debbano continuare a sostenere l'Ucraina nel cercare recuperare i propri territori, anche se ciò comporta un coinvolgimento prolungato della guerra, rispetto al 45% che preferisce una rapida conclusione del conflitto.

Anche questo risultato rappresenta un'inversione di tendenza rispetto a dicembre, quando il 50% desiderava invece una rapida conclusione del conflitto.

Fonte: Gallup

Anche in questo caso il divario tra le preferenze degli elettori dei due schieramenti politici ha raggiunto un nuovo massimo di 60 punti percentuali, con l'82% dei democratici e il 54% degli indipendenti che sostengono l'Ucraina nel recuperare i territori perduti, contro solo il 22% dei repubblicani.

Riguardo all'andamento del conflitto, il 63% degli americani afferma che nessuna delle due parti sta vincendo la guerra, mentre il 26% ritiene che la Russia stia prevalendo e il 10% pensa che l'Ucraina stia avendo il sopravvento.

All'inizio del conflitto, gli americani erano più inclini a ritenere che l'Ucraina stesse vincendo, ma nell'ultimo anno la tendenza si è invertita.

Preoccupazioni e possibili reazioni

Il 79% degli americani teme che la Russia intende violare i termini di qualsiasi accordo di pace, con il 52% che si dichiara molto preoccupato.

Un altro 70% teme, invece, che un accordo sarebbe troppo favorevole alla Russia.

Al contrario, solo il 26% è preoccupato che l'Ucraina violi un accordo e il 20% che riceva termini eccessivamente favorevoli.

Fonte: Gallup

In caso di violazione russa di un eventuale accordo, il 64% degli americani sarebbe favorevole all'invio di ulteriori armi all'Ucraina.

Il sostegno scende al 42% per attacchi aerei statunitensi contro obiettivi militari russi e al 30% per l'invio di truppe di terra.

I democratici sono significativamente più propensi dei Repubblicani a sostenere ciascuna di queste opzioni.

Fonte: Gallup

Il contesto politico recente

Le opinioni degli americani sulla guerra Russia-Ucraina hanno subito significativi cambiamenti negli ultimi tre mesi, in seguito all'insediamento del presidente Trump e le polemiche che ne sono seguite.

Nello specifico, il sondaggio è stato condotto dopo un controverso incontro alla Casa Bianca del 28 febbraio tra il presidente Donald Trump, il vicepresidente JD Vance ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, finito in uno scontro verbale tra i tre dinanzi alle telecamere.

L'incontro, che avrebbe dovuto precedere la firma di un potenziale accordo riguardante le risorse minerarie rare dell'Ucraina e gettare le basi per un cessate il fuoco con la Russia, ha portato l'Amministrazione Trump a sospendere temporaneamente gli aiuti militari all'Ucraina il 3 marzo.

Tuttavia, dopo che l'Ucraina ha accettato un accordo temporaneo di cessate il fuoco di 30 giorni l'11 marzo, gli aiuti statunitensi sono ripresi.

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