Sondaggio Emerson College: l'approvazione di Trump al 48%, il gradimento di Musk e del DOGE in calo

Gli americani bocciano l'espansionismo territoriale e le politiche economiche più controverse proposte dalla nuova Amministrazione.

Sondaggio Emerson College: l'approvazione di Trump al 48%, il gradimento di Musk e del DOGE in calo

Il primo mese di presidenza di Donald Trump si è chiuso con un indice di gradimento del 48%, secondo l'ultimo sondaggio nazionale condotto da Emerson College Polling tra il 15 e il 17 febbraio 2025. I dati mostrano una leggera flessione rispetto a gennaio, con l'indice di disapprovazione salito al 42%.

Elon Musk, nominato a capo del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), registra invece la situazione contraria con un tasso di approvazione del 41%, mentre il 45% degli elettori disapprova il suo operato e il 14% si dichiara neutrale.

Così Spencer Kimball, direttore esecutivo di Emerson College Polling, prova a sintetizzare i dati:

"I risultati del sondaggio suggeriscono che molte proposte di politica interna ed estera sono generalmente impopolari, tuttavia, l'approvazione di Trump non ha subito variazioni significative rispetto al mese scorso".

Gli americani respingono le ambizioni territoriali di Trump

Il sondaggio rivela una netta opposizione alle recenti proposte espansionistiche dell'Amministrazione Trump. Il 58% degli elettori si oppone all'idea che gli Stati Uniti assumano il controllo della Striscia di Gaza, con solo il 18% favorevole.

Analogamente, il 55% è contrario all'annessione del Canada come nuovo Stato, proposta sostenuta solo dal 26% degli intervistati.

Anche l'acquisizione della Groenlandia come territorio statunitense, idea già avanzata durante il primo mandato di Trump, viene respinta dal 44% degli elettori, mentre il 30% si dichiara favorevole.

Il supporto per questi cambiamenti territoriali varia significativamente in base all'appartenenza politica, con i repubblicani generalmente più favorevoli rispetto a democratici e indipendenti.

Divisioni sulla ristrutturazione delle agenzie federali

L'eliminazione dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) è osteggiata dal 44% degli elettori, mentre il 36% sostiene la decisione e il 20% si dichiara incerto.

Ancora più forte è l'opposizione alla proposta di eliminare il Dipartimento dell'Istruzione, con il 58% contrario e solo il 30% favorevole.

"Il supporto per l'eliminazione del Dipartimento dell'Istruzione si trova principalmente tra i repubblicani, al 53%, mentre democratici e indipendenti si oppongono fortemente, rispettivamente all'82% e al 59%", ha spiegato Kimball.

"L'eliminazione dell'USAID è popolare tra i repubblicani, con il 62% di sostegno, ma molto meno popolare tra democratici e indipendenti, con il 68% e il 45% di opposizione".

Opinioni divise sull'impatto dei dazi

Gli elettori sono equamente divisi sull'impatto dei dazi sul mercato del lavoro statunitense: il 39% ritiene che creino posti di lavoro americani, il 39% pensa che li eliminino, mentre il 22% pensa che non avranno alcun impatto sull'occupazione.

"La maggioranza dei repubblicani, il 65%, ritiene che i dazi aiutino a creare posti di lavoro americani, mentre la maggioranza dei democratici, il 61%, pensa che i dazi eliminino posti di lavoro", ha aggiunto Kimball. "Gli indipendenti ritengono che eliminino posti di lavoro con un rapporto del 39% contro il 31%".

Scetticismo sulle criptovalute

Il sondaggio ha anche esaminato l'opinione pubblica sulle criptovalute. La maggioranza degli elettori americani (57%) le considera una truffa, mentre il 43% le ritiene una forma legittima di valuta.

"Gli uomini sono più divisi sulle criptovalute: il 52% le considera più una truffa e il 48% una forma legittima di valuta, mentre il 62% delle donne le vede più come una truffa che come una forma legittima di valuta".

Gli elettori over 70 sono i più propensi a vedere le criptovalute come una truffa (75%), mentre la maggioranza degli elettori sotto i 50 anni (55%) le considera una forma legittima di valuta.

La maggioranza degli elettori (54%) ritiene che non tutti dovrebbero poter creare o emettere criptovalute, mentre il 18% pensa che chiunque dovrebbe poterlo fare.

Eliminazione del penny: una proposta popolare

Una pluralità di elettori (46%) sostiene invece l'ordine esecutivo di Trump che interrompe la produzione del penny, mentre il 29% si oppone e il 25% è incerto.

Le opinioni sono divise sulla totale eliminazione dei penny dalla circolazione generale: il 38% sostiene l'eliminazione totale delle monete da un centesimo, mentre il 37% si oppone. Un quarto (25%) è incerto.

Metodologia

Il sondaggio nazionale di Emerson College Polling è stato condotto online dal 15 al 17 febbraio 2025. Il campione di elettori registrati statunitensi, pari a 1.000 persone, ha un intervallo di credibilità, simile al margine di errore di un sondaggio tradizione, di ± 3 punti percentuali. I set di dati sono stati ponderati per genere, istruzione, etnia, età, registrazione di partito e regione.

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