Sondaggio CNN: il gradimento del Partito Democratico cala ai minimi storici

Il gradimento del Partito Democratico tra gli americani ha toccato il minimo storico, secondo un nuovo sondaggio CNN condotto da SSRS.

Solo il 29% degli intervistati esprime un'opinione favorevole verso i democratici, segnando il punto più basso nelle rilevazioni CNN dal 1992 e un calo di 20 punti rispetto a gennaio 2021, quando Trump concluse il suo primo mandato all'ombra dell'attacco del 6 gennaio al Campidoglio.

Molti elettori democratici chiedono una maggiore opposizione al presidente Donald Trump da parte dei propri rappresentanti politici: il 57% dei democratici ritiene che i propri rappresentanti al Congresso debbano principalmente impegnarsi per bloccare l'agenda repubblicana, mentre solo il 42% preferisce la collaborazione con il GOP.

Questo dato rappresenta un significativo cambio di rotta rispetto all'inizio del primo mandato di Trump, quando nel settembre 2017 il 74% dei democratici preferiva un approccio collaborativo e solo il 23% sosteneva una linea più dura.

Il sondaggio è stato realizzato tra il 6 e il 9 marzo, poco prima che dieci senatori democratici—tra cui il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer—votassero insieme ai repubblicani per far avanzare una legge di spesa, generando forti reazioni negative tra molti esponenti del partito.

Insoddisfazione verso la leadership democratica

Attualmente il 52% degli elettori democratici ritiene che la leadership del partito stia procedendo nella direzione sbagliata, mentre il 48% approva la direzione attuale.

Questo risultato riflette un drastico peggioramento rispetto a otto anni fa, quando le opinioni sulla direzione del partito erano prevalentemente positive.

La popolarità complessiva del Partito Democratico è in calo, con solo il 63% dei democratici e degli indipendenti di area democratica che esprime un'opinione favorevole del proprio partito, rispetto al 72% di gennaio e all'81% registrato all'inizio dell'amministrazione Biden.

Il calo di consensi è diffuso trasversalmente tra le diverse correnti ideologiche del partito, con una perdita di 18 punti sia tra liberal sia tra moderati dal 2021 in poi.

Confronto con il GOP e percezioni degli indipendenti

A titolo di confronto, il 79% dei repubblicani e dei simpatizzanti del GOP mantiene una visione positiva del proprio partito.

Gli indipendenti, invece, mostrano visioni negative di entrambi i partiti: solo il 19% valuta positivamente i democratici e il 20% i repubblicani.

Circa metà degli intervistati considera entrambi i partiti troppo estremi nelle proprie posizioni politiche.

Questo dato segna un peggioramento significativo rispetto al 2022, quando una maggioranza (56%) giudicava mainstream le posizioni del Partito Democratico. Le percezioni riguardo al GOP sono rimaste sostanzialmente invariate nel corso dello stesso periodo.

Mancanza di un leader chiaro

I democratici, pur giudicando Trump troppo estremo, non hanno ancora trovato un leader unitario capace di rappresentare chiaramente i valori fondamentali del partito.

Interrogati su quale leader democratico incarni meglio tali valori, il 10% degli intervistati ha nominato Alexandria Ocasio-Cortez, il 9% Kamala Harris, l'8% Bernie Sanders e il 6% Hakeem Jeffries.

Un ulteriore 4% ha indicato Barack Obama e Jasmine Crockett, mentre Chuck Schumer e altri si sono fermati al 2%. Significativamente, più del 30% degli intervistati non è stato in grado di dare una risposta precisa.

Le opinioni sulla leadership democratica differiscono notevolmente anche in base alla composizione demografica: gli elettori che si identificano chiaramente come democratici hanno visioni molto più favorevoli del partito (72%) rispetto agli indipendenti che si avvicinano ai democratici (37%).

Allo stesso modo, il 53% degli elettori democratici crede che i leader stiano andando nella giusta direzione, contro il 34% degli indipendenti democratici.

Metodologia

Il sondaggio CNN è stato condotto da SSRS tra il 6 e il 9 marzo 2024, con un campione nazionale casuale di 1.206 adulti statunitensi. I dati relativi a tutti gli intervistati hanno un margine di errore di ±3,3 punti percentuali, mentre il campione specifico dei 504 democratici o indipendenti democratici presenta un margine di errore di ±5,0 punti percentuali.