Sherrod Brown punta agli elettori pentiti di Trump

L’ex senatore democratico Sherrod Brown ha annunciato la propria candidatura al Senato in Ohio, meno di un anno dopo la sconfitta subita alle elezioni del 2024. Brown, figura di riferimento dell’ala operaia del Partito Democratico, sfiderà l’attuale senatore repubblicano Jon Husted in una corsa che entrambe le parti considerano decisiva per le possibilità dei democratici di riconquistare la maggioranza a Washington.

La decisione di Brown arriva dopo mesi di speculazioni sul suo futuro politico, tra l’ipotesi di una corsa per la carica di governatore e quella di un ritiro dalla vita pubblica. La scelta di tornare in campo riflette la convinzione, diffusa tra i democratici, che l’elettorato stia vivendo una sorta di “rimorso dell’acquirente” dopo l’ultimo voto. In altre parole, una parte dei cittadini che lo avevano respinto lo scorso anno potrebbe oggi rivalutare le sue posizioni alla luce delle misure adottate dal presidente Donald Trump e dalla maggioranza repubblicana.

Il comitato democratico dell’Ohio considera il caso di Brown un indicatore chiave per misurare i cambiamenti del clima politico. L’ex presidente del partito statale, David Pepper, ha spiegato che il candidato potrà sostenere di aver previsto i rischi delle politiche messe in atto dal governo, trovando un pubblico più ricettivo tra gli elettori delusi.

Il video con cui Brown ha annunciato la candidatura concentra l’attenzione sugli eventi successivi all’insediamento del presidente Trump. L’ex senatore accusa i repubblicani di aver peggiorato la situazione economica con “dazi sconsiderati” e con una legge che riduce l’accesso a programmi sanitari finanziati da Medicaid. Brown ha inoltre citato la grande riforma fiscale approvata dal Congresso repubblicano, soprannominata “big, beautiful bill”, che secondo i democratici sarà uno degli argomenti centrali della campagna per le elezioni di metà mandato.

“Negli ultimi otto mesi non hanno fatto altro che peggiorare le cose per gli abitanti dell’Ohio”, ha dichiarato Brown. “Consegnando i vostri soldi duramente guadagnati alle grandi imprese e ai miliardari.”

La sconfitta del 2024 non aveva cancellato la rilevanza politica di Brown. Pur perdendo contro il repubblicano Bernie Moreno con un margine inferiore a 4 punti, il democratico aveva ottenuto un risultato migliore di oltre 7 punti rispetto a Kamala Harris, la candidata del suo partito alla presidenza. In Ohio, la vicepresidente uscente era stata superata da Trump di 11 punti, a conferma della crescente inclinazione conservatrice dello Stato, che non elegge un presidente democratico dal 2012.

Per i repubblicani, la sfida del 2026 presenta però un contesto diverso. Jon Husted, senatore in carica ed ex alto funzionario statale, potrà contare sui vantaggi dell’incumbency e su una lunga carriera politica. Alex Triantafilou, presidente del Partito Repubblicano dell’Ohio, ha affermato che i conservatori manterranno la stessa linea di attacco già usata contro Brown, ma che Husted offrirà un profilo più solido rispetto a Moreno.

Le prime reazioni repubblicane alla candidatura hanno ribadito i temi già centrali nel 2024: immigrazione non autorizzata e atleti transgender. Alcuni gruppi vicini al partito hanno infatti rilanciato dichiarazioni che accusano Brown di aver sostenuto posizioni considerate parte dell’agenda progressista nazionale.

Alex Latchman, direttore esecutivo del Senate Leadership Fund, un super PAC che sostiene i candidati repubblicani al Senato, ha definito Brown responsabile di una carriera “vergognosa” costruita sulle spalle delle famiglie dell’Ohio, accusandolo di aver appoggiato misure di “amnistia per immigrati criminali irregolari” e politiche fiscali dannose per gli anziani. “Gli elettori dell’Ohio lo hanno mandato a casa con piacere lo scorso anno e non esiteranno a farlo di nuovo”, ha dichiarato.