Shaheen accusa Trump di farsi "giocare" da Putin dopo sette scadenze ignorate

La senatrice democratica critica l'approccio diplomatico del presidente verso la Russia, che ha mancato l'ultima deadline di agosto senza risultati concreti sui negoziati di pace per l'Ucraina

Shaheen accusa Trump di farsi "giocare" da Putin dopo sette scadenze ignorate
White House

La senatrice democratica Jeanne Shaheen durante un'intervista televisiva alla CNN ha accusato Donald Trump di permettere al leader russo Vladimir Putin di "giocare con lui" mentre Mosca continua a ignorare le scadenze per la pace imposte dall'amministrazione americana. La senatrice, membro della Commissione Relazioni Estere del Senato, ha sottolineato come Putin abbia ormai superato sette deadline fissate da Trump dall'inizio del suo mandato.

L'ultima scadenza, ridotta dal presidente a 10-12 giorni, è scaduta nei primi giorni di agosto senza che si sia materializzato alcun cessate il fuoco, nonostante le minacce di Trump di imporre dazi del "100%" sulle esportazioni russe in caso di mancato rispetto degli accordi. Successivamente, il presidente ha concesso a Putin "ancora un paio di settimane", ma anche questo termine aggiuntivo non ha prodotto progressi concreti nei colloqui di pace sull'Ucraina.

Durante l'intervista con il conduttore John Berman, Shaheen ha evidenziato come Putin abbia costantemente ignorato gli sforzi diplomatici di Trump, evitando le richieste americane di responsabilità e di una pace reale. "L'esempio più evidente è stato al vertice in Alaska, dove non ha ottenuto praticamente nulla da Putin", ha dichiarato la senatrice, definendo la situazione come un "fallimento nell'agire" da parte del presidente.

La critica di Shaheen si concentra sull'approccio diplomatico adottato dall'amministrazione Trump nei confronti del Cremlino. "L'unica cosa che Vladimir Putin comprende è la forza e la pressione", ha affermato la senatrice, sostenendo che l'attuale strategia diplomatica del presidente non riuscirà a frenare l'aggressività russa. Ha inoltre sottolineato la necessità di "finanziare gli ucraini in termini di equipaggiamento militare di cui hanno bisogno" e di "fornire il supporto per aiutarli a continuare in questa battaglia".

Le dichiarazioni della senatrice arrivano dopo due incontri ad alto profilo che si sono rivelati infruttuosi: il primo tra Trump e Putin, seguito da un colloquio tra il presidente americano e il leader ucraino Volodymyr Zelenskyy. Nonostante la posta in gioco elevata, nessuno dei due vertici ha prodotto progressi significativi verso un cessate il fuoco o negoziati costruttivi.

Ad agosto, Putin si è recato negli Stati Uniti, dove è stato accolto calorosamente dal presidente Trump ad Anchorage, in Alaska. I media hanno analizzato ogni mossa dei due leader mondiali, con alcuni rapporti che descrivevano progressi e altri che riferivano di un continuo stallo diplomatico. Dopo le discussioni a porte chiuse, Trump si è rivolto alla stampa descrivendo i colloqui come "altamente produttivi" e sostenendo che la maggior parte delle questioni erano state risolte, con solo alcune questioni in sospeso rimaste da affrontare.

Tuttavia, meno di una settimana dopo l'incontro in Alaska, la Russia ha lanciato uno degli attacchi più pesanti delle ultime settimane contro l'Ucraina, utilizzando quasi 600 droni e 40 missili. Questo episodio ha ulteriormente messo in evidenza il divario tra le dichiarazioni diplomatiche e la realtà sul campo, alimentando le critiche dell'opposizione democratica sulla gestione del dossier russo da parte dell'amministrazione Trump.

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