Senato repubblicano presenta maxi-progetto di tagli di tasse e all'assistenza sanitaria

Il nuovo progetto di legge repubblicano prevede incentivi fiscali alle imprese, un credito d’imposta per i figli ridotto e un tetto più basso alle deduzioni per tasse statali e locali. Restano forti le divergenze tra Senato e Camera

Senato repubblicano presenta maxi-progetto di tagli di tasse e all'assistenza sanitaria
Photo by MIKE STOLL / Unsplash

Il gruppo repubblicano della Commissione Finanze del Senato ha diffuso lunedì sera il testo aggiornato del disegno di legge fiscale sostenuto dal presidente Trump. Definito da quest’ultimo “un grande e bellissimo progetto di legge”, il provvedimento include un insieme articolato di riforme che spaziano dalla fiscalità alle politiche sociali, con tagli a Medicaid più profondi rispetto alla proposta precedentemente approvata dalla Camera dei deputati. Il testo rientra in un pacchetto legislativo più ampio che comprende anche l’innalzamento del tetto del debito federale, finanziamenti per la sicurezza delle frontiere e per la difesa militare. I leader repubblicani del Senato puntano a ottenere l’approvazione del pacchetto completo prima della pausa del 4 luglio.

Tra le principali differenze rispetto alla versione varata dalla Camera, spicca la riduzione del credito d’imposta per i figli: il Senato propone un valore di 2.200 dollari per ciascun figlio, 300 dollari in meno rispetto ai 2.500 stabiliti nella versione della Camera. Un'altra modifica rilevante riguarda gli incentivi per le imprese: il testo senatoriale propone di renderli permanenti, con particolare riferimento alla deduzione integrale per investimenti in attrezzature e attività di ricerca e sviluppo.

Sul fronte della spesa pubblica, il progetto di legge del Senato prevede tagli più incisivi al programma Medicaid. In particolare, i senatori repubblicani propongono una riduzione ulteriore attraverso un abbassamento della tassa sui fornitori di servizi sanitari, con l’obiettivo di comprimere la spesa sanitaria pubblica in misura maggiore rispetto a quanto previsto dalla Camera.

Un altro ambito oggetto di revisione è quello dell’energia. Il Senato interviene sui crediti d’imposta per l’energia solare inclusi nell’Inflation Reduction Act, introducendo una maggiore flessibilità nel processo di eliminazione graduale degli stessi. La nuova versione del disegno di legge consente a un numero più ampio di progetti di accedere ai benefici fiscali prima della loro scadenza.

Uno dei punti più controversi del nuovo testo riguarda la questione delle deduzioni per tasse statali e locali, note con l’acronimo SALT. La Commissione Finanze del Senato ha fissato il limite a 10.000 dollari, una cifra sensibilmente più bassa rispetto ai 40.000 dollari previsti dalla Camera. La proposta della Camera era stata frutto di lunghe trattative tra la leadership e un gruppo di deputati eletti in stati a guida democratica, caratterizzati da una pressione fiscale locale più elevata.

La cifra indicata nel testo del Senato viene presentata come provvisoria, in attesa di una mediazione tra le due camere. Tuttavia, il margine di trattativa appare ristretto: i senatori repubblicani non hanno forti motivazioni politiche per accettare un tetto più elevato, ma sono consapevoli che la soglia fissata sarà determinante per permettere allo Speaker della Camera, Mike Johnson della Louisiana, di ottenere l’approvazione del testo nella sua camera.

Il disegno di legge del Senato prevede inoltre ulteriori revisioni rispetto alla parte dell’Inflation Reduction Act già modificata nella versione della Camera, anche se i dettagli non sono ancora stati resi noti. Tra gli elementi confermati c’è comunque l’introduzione di un tetto più basso alle deduzioni SALT rispetto a quanto inizialmente proposto dai deputati.

L’intero processo legislativo rappresenta una prova cruciale per la coesione interna del Partito Repubblicano su temi fiscali ad alta complessità e potenzialmente divisivi. Le divergenze tra le due camere, in particolare sul limite SALT, mettono in evidenza le tensioni tra esponenti repubblicani di stati con alta tassazione locale e quelli provenienti da stati con regimi fiscali più leggeri. Queste tensioni potrebbero ostacolare l’approvazione definitiva del pacchetto, che richiede un delicato equilibrio tra interessi regionali e linee programmatiche nazionali.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.