Seminole, la cittadina del Texas in bilico tra epidemia di morbillo e rifiuto dei vaccini
A Seminole, Texas, due bambini sono morti a causa di un'epidemia di morbillo, ma molti residenti mantengono la loro opposizione ai vaccini sostenendo che contengano "sostanze pericolose" e che le case farmaceutiche li producano solo per profitto

Una comunità del Texas occidentale è sotto i riflettori dopo che un’epidemia di morbillo ha colpito duramente la cittadina di Seminole, causando la morte di due bambine non vaccinate. Il Mirror ha riportato la storia del caso più recente, quello di Daisy Hildebrand, 8 anni, deceduta a causa del virus secondo quanto confermato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
La piccola è la seconda vittima registrata in poche settimane: prima di lei, anche Kayley Fehr, 6 anni, appartenente alla stessa comunità religiosa mennonita, aveva perso la vita dopo aver contratto il morbillo. Entrambe non erano state sottoposte al vaccino trivalente MMR (morbillo, parotite e rosolia).
Scetticismo no vax e fede religiosa
Nonostante l’allarme sanitario, molti residenti di Seminole, e in particolare membri della comunità mennonita, continuano a opporsi alla vaccinazione. Tra loro c’è anche Peter Hildebrand, padre di Daisy, che nega che la malattia sia stata la vera causa della morte della figlia:
“Non è morta di morbillo. Se c’è una cosa che dovreste sapere, è questa. È stata abbandonata”.
Secondo Hildebrand, le condizioni della bambina sono peggiorate a causa di cure mediche inadeguate e di un pregiudizio nei confronti della fede della sua famiglia, che predilige rimedi naturali alla medicina moderna.
L’uomo ha anche espresso forte sfiducia verso il vaccino MMR:
“La famiglia di mio fratello lo ha fatto e si sono ammalati tutti lo stesso, peggio dei miei figli non vaccinati. Non si tratta del vaccino”.
La comunità mennonita, che conta circa 3.000 membri su un totale di 22.000 residenti nella contea di Gaines (dati del 2010), non proibisce esplicitamente la vaccinazione, ma molti fedeli la evitano per convinzioni personali o religiose.
La preferenza per rimedi alternativi e la diffidenza verso le grandi aziende farmaceutiche sono temi ricorrenti tra gli abitanti della zona.
Il decorso della malattia
Daisy si era ammalata circa un mese prima del decesso. I primi sintomi includevano febbre e mal di gola, ai quali sono seguiti polmonite e altre complicazioni. Inizialmente, la famiglia aveva tentato di curarla con olio di fegato di merluzzo, un rimedio tradizionale. Dopo il peggioramento delle sue condizioni, la bambina era stata portata in ospedale, dove le erano stati diagnosticati faringite streptococcica, mononucleosi e morbillo.
Dopo una prima dimissione con prescrizione di antibiotici, Daisy era peggiorata ulteriormente. Ricoverata nuovamente in ospedale con una grave polmonite, non è sopravvissuta al secondo intervento medico.
Una comunità divisa
Le posizioni all’interno della comunità mennonita restano eterogenee. Due donne intervistate dal Mirror, Helen ed Helena, hanno espresso opinioni opposte: una ha dichiarato di aver vaccinato i figli “perché era la cosa giusta da fare”, l’altra ha invece rifiutato i vaccini convinta che “le infezioni come il morbillo rafforzino il sistema immunitario”.
Altri residenti, come Joselyn, hanno riferito di conoscere persone che hanno avuto reazioni avverse alla vaccinazione. Judy ha affermato che la sua famiglia ha evitato il vaccino MMR perché “non gli piacciono le sostanze in esso contenute”.
I dati dell’epidemia
Secondo i dati riportati dalle autorità, negli Stati Uniti si sono registrati finora 700 casi di morbillo, 541 dei quali solo in Texas. Il 70% di questi riguarda bambini e neonati. Il virus del morbillo è altamente contagioso e può portare a gravi complicazioni, in particolare nei soggetti più giovani e in quelli con un sistema immunitario indebolito.
Il vaccino MMR rappresenta una misura preventiva efficace: una singola dose protegge nel 93% dei casi, mentre due dosi aumentano la protezione al 97%. Nonostante l’evidenza scientifica, il rifiuto della vaccinazione persiste in alcune aree degli Stati Uniti, dove motivazioni religiose o ideologiche ostacolano le campagne sanitarie.
L’epidemia in corso a Seminole mette in luce le conseguenze della diffidenza verso i vaccini in una parte della popolazione. Malgrado le due recenti tragedie, le convinzioni religiose e la sfiducia nelle istituzioni sanitarie continuano a influenzare le scelte della comunità mennonita, con un impatto diretto sulla salute pubblica.