Scontro tra Trump e la governatrice del Maine sugli atleti transgender ed i fondi federali
Il presidente minaccia il taglio dei fondi federali allo Stato del Maine che difende il diritto degli atleti transgender a competere secondo la propria identità di genere in violazione di un ordine esecutivo di Trump.
La tensione tra l'Amministrazione Trump e lo Stato del Maine è scoppiata all'improvviso durante la sessione della National Governors Association alla Casa Bianca.
Al centro della disputa, l'ordine esecutivo del presidente Donald Trump che mira a vietare agli atleti transgender la partecipazione alle competizioni femminili, incluse le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Lo scontro diretto
Il confronto si è acceso quando Trump ha interpellato direttamente la governatrice democratica Janet Mills sulla posizione del Maine, che attraverso la Maine Principal's Association - l'organo di governo dello sport scolastico statale - ha dichiarato che non avrebbe impedito agli atleti transgender di competere nelle squadre corrispondenti alla loro identità di genere, in conformità con la legge statale anti-discriminazione.
"Mi attengo alla legge statale e federale", ha risposto Mills alla richiesta di Trump di applicare l'ordine esecutivo da lui firmato.
La replica del presidente è stata immediata e diretta:
"Noi siamo la legge federale. È meglio che lo facciate, perché altrimenti non riceverete finanziamenti federali."
Una minaccia che Trump aveva già ventilato il giorno precedente durante un incontro con l'Associazione dei Governatori Repubblicani.
La governatrice Mills ha risposto alla minaccia con un secco:
"Ci vediamo in tribunale".
Al che Trump ha replicato:
"Bene, ci vediamo in tribunale, non vedo l'ora".
Gov. Mills: I’ll comply with the state and federal laws
— Acyn (@Acyn) February 21, 2025
Trump: We are the federal law. You better do it because you’re not going to get any federal funds.
Gov Mills: See you in court pic.twitter.com/sBuWDeOCpM
Durante l'incontro, Trump ha anche ripetuto l'affermazione falsa secondo cui due pugili olimpiche femminili sarebbero transgender, utilizzando questa dichiarazione per sostenere il suo recente ordine esecutivo.
La disputa evidenzia l'esistenza di importante nodo giuridico: gli ordini esecutivi, pur dirigendo l'applicazione delle leggi da parte del governo, non possono, in maniera autonoma, prevalere sulle leggi federali o statali esistenti.
La posizione del Maine
In una dichiarazione rilasciata lo stesso giorno, Mills ha ribadito che il Maine "non si farà intimidire dalle minacce del Presidente" di trattenere i fondi federali.
La governatrice ha assicurato che la sua Amministrazione, insieme al Procuratore Generale, intraprenderà le azioni legali necessarie per ripristinare eventuali finanziamenti tagliati e le opportunità accademiche che essi garantiscono.
Il procuratore generale del Maine, Aaron Frey, un democratico, ha definito "inquietante" l'avvertimento di Trump, sottolineando che:
"Qualsiasi tentativo da parte del Presidente di tagliare i finanziamenti federali al Maine, a meno che gli atleti transgender non vengano limitati nella pratica sportiva, è illegale e in diretta violazione degli ordini del tribunale."
La Mills, che governa il Maine dal 2019, non potrà ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo nel 2026 a causa dei limiti di mandato previsti dalla legge statale.
Trump ha commentato così questa situazione:
"Goditi la vita dopo il ruolo di governatrice, perché non credo che sarai più in politica."