Scommesse al ribasso su Wall Street: l’America di Trump nel mirino degli hedge fund
Aumentano i timori di un crollo dei listini azionari, mentre la concorrenza cinese nell’IA alimenta nuove incertezze anche su un settore finora dominato dalle grandi aziende tech americane.

I mercati statunitensi sono entrati in un clima di crescente agitazione dopo che diverse società d’investimento hanno iniziato a scommettere miliardi di dollari su un possibile tracollo di Wall Street.
Secondo le ultime rilevazioni di Goldman Sachs, nel mese di gennaio gli hedge fund hanno preferito in modo massiccio le cosiddette “posizioni corte” — strumenti finanziari che fruttano quando i titoli perdono valore — rispetto ai tradizionali investimenti “long”, segnando un rapporto di 10 a 1 a favore dei ribassi.
Il cambiamento d’umore dei mercati
L’ondata di pessimismo rappresenta un netto cambio di rotta rispetto all’euforia post-elettorale di novembre, quando molti operatori sul mercato avevano scommesso su un rafforzamento dell’economia grazie alle politiche del presidente Donald Trump.
La fiducia iniziale verso la nuova Amministrazione si basava in buona parte sulle prospettive di nuovi tagli fiscali e di dazi più rigidi a vantaggio dell’industria americana, tanto che i cosiddetti “Trump trades” avevano trainato l’afflusso di capitali nei fondi speculativi.
il terremoto Deepseek
Con il passare dei mesi, però, diversi fattori hanno iniziato a generare incertezza.
Da un lato, gli economisti segnalano la presenza di un quadro macroeconomico meno solido del previsto; dall’altro, la concorrenza sul fronte tecnologico è esplosa improvvisamente in seguito al clamoroso debutto di DeepSeek, chatbot di ultima generazione trainato dai capitali dell’hedge fund cinese High Flyer.
I timori che il successo della nuova IA a basso costo possa mettere sotto pressione i big della Silicon Valley hanno trascinato al ribasso le quotazioni di aziende leader del settore tecnologico americano come Nvidia, bruciando in pochi giorni centinaia di miliardi di capitalizzazione e generando profitti per gli speculatori al ribasso.
Gli analisti di UBS sottolineano come l’insieme di questi fattori renda imprevedibile l’andamento di Wall Street nel medio termine, alimentando l’idea che i mercati possano trovarsi in un momento di “cauto pessimismo” destinato a sfociare in vendite ancora più ampie se le preoccupazioni su crescita e tassi d’interesse continueranno a intensificarsi.
Ciò che sembra probabile è che se le aziende americane non sapranno reagire con un’adeguata innovazione tecnologica allo scossone provenente dalla Cina, il recente scivolone di alcuni giganti dell’high-tech potrebbe finire per essere solo l’inizio di un ribasso di portata ben maggiore.