Adam Schiff chiede un'indagine su Trump per possibile insider trading dopo la sospensione dei dazi
Il senatore democratico ha sollevato il sospetto che la decisione improvvisa di Trump possa aver innescato una manipolazione del mercato. Il rally azionario successivo all’annuncio ha destato preoccupazione tra diversi membri del Congresso.

Il senatore democratico della California Adam Schiff ha formalmente chiesto al Congresso di avviare un’indagine per accertare se il presidente Donald Trump o membri della sua cerchia ristretta abbiano tratto vantaggio da informazioni riservate, in un possibile caso di insider trading o manipolazione del mercato.
La richiesta arriva dopo che, mercoledì, l’improvvisa sospensione di una vasta serie di dazi ha provocato un rally immediato dei mercati: l’indice S&P 500 è salito di oltre il 9% in poche ore nel pomeriggio.
Un annuncio mirato e un post ambiguo
Pochi minuti dopo l’apertura dei mercati, Trump ha annunciato la sospensione dei dazi, accompagnando la notizia con un post su Truth Social in cui ha scritto:
“QUESTO È UN OTTIMO MOMENTO PER COMPRARE!!!”,
menzionando le lettere “DJT” — acronimo che coincide sia con le sue iniziali che con il ticker della sua società di media.
Schiff ha dichiarato a TIME: “Farò del mio meglio per scoprirlo”, riferendosi alla possibilità che Trump o persone a lui vicine abbiano approfittato della notizia per ottenere guadagni personali, citando anche il rischio che asset speculativi come le meme coin possano essere coinvolti.
Schiff è il primo senatore a richiedere esplicitamente un’indagine del Congresso sul comportamento dell’Amministrazione Trump in merito alla decisione sui dazi. Una tale inchiesta rientrerebbe nella competenza delle Commissioni Giustizia e Finanze del Senato, entrambe però a guida repubblicana.
Anche il senatore democratico dell’Arizona Ruben Gallego ha sottoscritto la lettera di Schiff che sollecita l'apertura di un’indagine urgente, chiedendo di verificare se Trump, membri della sua famiglia o funzionari del suo governo abbiano effettuato operazioni finanziarie basate su informazioni non pubbliche.
La lettera inviata dai due senatori evidenzia tra i possibili beneficiari indiretti dell’annuncio anche Elon Musk: le azioni di Tesla, società da lui guidata e pubblicamente contraria ai dazi, sono aumentate del 18% subito dopo la comunicazione.
Schiff ha ricordato che una precedente richiesta di chiarimenti sul rispetto delle norme sui conflitti di interesse da parte di Musk, inviata a febbraio, è rimasta senza risposta.
Crescono i dubbi anche tra altri membri del Congresso
Altri membri del Senato hanno espresso dubbi sul tempismo dell’annuncio e sulle sue possibili implicazioni. Il senatore democratico della Virginia Tim Kaine ha rivelato che persino il suo barbiere gli ha chiesto se Trump si fosse arricchito con la mossa, a dimostrazione di quanto il sospetto sia diffuso tra i cittadini.
La senatrice democratica Tina Smith, del Minnesota, ha ammesso di non averci pensato inizialmente, ma ha riconosciuto che “il presidente aveva molto da guadagnare" dalle modalità di questo annuncio.
Durante un’audizione al Congresso, il deputato Steven Horsford ha espresso frustrazione per la mancanza di trasparenza. Jamieson Greer, rappresentante commerciale dell’Amministrazione, aveva appena difeso la linea dei dazi poco prima che emergesse la loro sospensione.
Horsford ha accusato l’amministrazione di dilettantismo, chiedendo se ci fosse stato un intento deliberato di influenzare i mercati.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha invece difeso la decisione come parte di una strategia per rilanciare i negoziati con gli alleati, ma ha ammesso di aver discusso a lungo della mossa con Trump, riconoscendo anche che l’annuncio ha messo in difficoltà la Cina.
Anche le spiegazioni di Trump non hanno dissipato i dubbi. Alle domande sulla motivazione di questa decisione, il presidente ha parlato genericamente di “persone felici che si erano spaventate” e ha definito il mercato obbligazionario come “bellissimo” dopo l’annuncio, sottolineando la necessità di essere “flessibili” in una situazione economica “piuttosto cupa”.
Invece per Schiff, si tratta di un nuovo episodio di imprevedibilità economica dell'Amministrazione Trump.
“Gli imprenditori americani hanno bisogno di sicurezza e prevedibilità. Stanno ottenendo tutto tranne questo.”
Il senatore ha concluso sottolineando che milioni di cittadini americani, i cui risparmi pensionistici hanno subito forti fluttuazioni, meritano una risposta chiara su ciò che è davvero successo negli scorsi giorni.