Rivoluzione genetica: tornano (più o meno) in vita i metalupi estinti da 10.000 anni
Colossal Biosciences afferma di aver riportato in vita una specie estinta conosciuta dal grande pubblico con il nome di metalupi, simbolo della casata degli Stark nella serie televisiva Trono di Spade. Ma non si tratta di una vera e propria de-esinz

L’azienda biotecnologica americana Colossal Biosciences ha annunciato un’impresa senza precedenti: la nascita dei primi esemplari viventi con tratti distintivi degli enocioni, una specie estinta da circa 10.000 anni.
I tre cuccioli, battezzati Romulus, Remus e Khaleesi, segnano l’inizio di una nuova era nella scienza genetica, come afferma il TIME.
Come sono stati “ricreati” gli enocioni
Contrariamente a quanto accade nella clonazione classica, i nuovi cuccioli non sono il frutto diretto del DNA antico.
Gli scienziati hanno invece decodificato il genoma dell’enocione utilizzando due reperti fossili: un dente di 13.000 anni trovato in Ohio e un osso dell’orecchio di 72.000 anni proveniente dall’Idaho.
Partendo da questi dati, è stato modificato geneticamente il DNA del lupo grigio comune in laboratorio.
Sono bastate in totale 20 modifiche in 14 geni chiave per ottenere tratti fisici e comportamentali distintivi degli enocioni: manto bianco, testa più larga, mascelle potenti, zampe muscolose e un’innata distanza dagli esseri umani.
Il processo ha coinvolto:
- Isolamento delle cellule dal sangue del lupo grigio
- Riscrittura dei geni
- Inserimento del nucleo modificato in ovuli a cui è stato tolto il nucleo precedente
- Impianto degli ovuli in cagne surrogate
Su 45 ovuli ingegnerizzati, solo 2 sono sopravvissuti, portando alla nascita di Romulus e Remus (ottobre 2024), seguiti da Khaleesi (gennaio 2025).
Tuttavia, non si può parlare di veri e propri enocioni in quanto i geni modificati in totale sono circa una ventina, "ma potrebbero essercene state altre centinaia se non migliaia a distinguerli dall’odierna specie di lupo grigio" come riporta Il Post.
Comportamento autenticamente selvatico
Nonostante siano cresciuti sotto cura umana, i cuccioli mostrano un comportamento tipicamente da lupo.
Non cercano il contatto con gli esseri umani, ululano fin da piccolissimi e manifestano comportamenti predatori già a poche settimane di vita.
“Sin dal primo giorno si sono comportati come lupi, non come cani,” spiega Paige McNickle, responsabile dell’allevamento. “Anche gli addestratori riescono ad avvicinarsi a loro solo fino a un certo punto.”
Un progetto ambizioso: mammut, dodo e tilacino
L’enocione è solo il primo passo. Colossal, fondata nel 2021 e composta da 130 scienziati, ha piani molto più ambiziosi, "riportare in vita" altri animali estinti come:
- Mammut lanoso: si tratta di 85 geni da modificare nell’elefante asiatico. Prima nascita prevista: 2028
- Dodo e tilacino: progetti in corso
- Topo lanoso: creato un chimerico con caratteristiche metaboliche del mammut
L’azienda punta anche alla salvezza di specie esistenti, come il lupo rosso (meno di 20 esemplari rimasti), tramite clonazione e reinserimento di “alleli fantasma” attraverso un esemplare ibrido chiamato Ghost Wolf.
Le riserve e le critiche: tra etica, ambiente e sofferenza
Non mancano però i dubbi etici. Robert Klitzman, professore alla Columbia University, lancia un monito:
“C’è un rischio di morte, di effetti collaterali, di sofferenza. La storia della biologia è piena di introduzioni di specie che si sono rivelate invasive.”
Attualmente, gli enocioni vivono in una riserva recintata di 2.000 acri in una località segreta.
Ma in natura, i branchi possono estendersi su 2.600 km² e includere 15 o più individui.
Il rischio, secondo alcuni esperti, è che gli animali non sperimentino mai un vero comportamento sociale naturale.
Un’azienda che guarda al profitto (oltre alla scienza)
Colossal è anche un business in piena espansione, con una valutazione di 10,2 miliardi di dollari.
Ha già lanciato due spin-off:
- Breaking: biotecnologie per decomporre rifiuti plastici
- Form Bio: IA per la ricerca farmaceutica
“Solo le tecnologie genomiche che abbiamo sviluppato valgono decine di miliardi,” afferma il CEO Ben Lamm.
Trump elogia Colossal: “Innovazione americana”
Il presidente Donald Trump ha espresso interesse per i risultati di Colossal, definendoli un esempio di leadership americana nell’innovazione biotecnologica.
Un riconoscimento politico che alimenta il dibattito su quale debba essere il ruolo del governo in questo tipo di imprese.
Una nuova frontiera della conservazione?
Mentre Romulus, Remus e Khaleesi giocano tra le foglie, ignari della rivoluzione scientifica che rappresentano, il mondo si interroga.
“Siamo diventati una forza evolutiva,” afferma la genetista Beth Shapiro. “Stiamo decidendo il futuro delle specie.”
Colossal mira a invertire la tendenza globale verso l’estinzione, in un’epoca in cui — secondo il Centro per la Diversità Biologica — potremmo perdere il 30% della biodiversità genetica entro il 2050.
La domanda cruciale però rimane: saremo capaci di usare questo nuovo potere con saggezza?