Rivelazioni sulle operazioni della CIA tra i nuovi documenti desecretati sull'assassinio di JFK

L'Amministrazione Trump ha pubblicato oltre 2.000 file che svelano operazioni segrete della CIA rimaste nascoste per decenni.

L'Amministrazione del presidente Donald Trump ha reso pubblici più di 2.000 documenti relativi all'assassinio del presidente John F. Kennedy (JFK), innescando così una corsa all'analisi delle oltre 60.000 pagine alla ricerca di nuove informazioni.

Sebbene il materiale desecretato non smentisca la teoria che Lee Harvey Oswald sia stato l'unico assassino, i documenti ora accessibili rivelano nuovi dettagli su agenti e operazioni della CIA che l'agenzia ha mantenuto segreti per decenni.

La classificazione eccessiva dei documenti

I dettagli emersi erano stati precedentemente mantenuti riservati da funzionari della sicurezza nazionale.

Larry Schnapf, avvocato che dal 2017 ha esercitato pressione sul governo per il rilascio dei documenti, sostiene che queste nuove rivelazioni dimostrino come il governo classifichi abitualmente un numero eccessivo di documenti.

"Si può vedere come quel termine sia stato abusato", ha dichiarato Schnapf, riferendosi alla classificazione dei documenti come riservati per motivi di sicurezza nazionale.

Rivelazioni sorprendenti

L'analisi preliminare dei documenti ha già portato alla luce dettagli intriganti sulle operazioni della CIA.

Tra questi, emerge un documento datato 4 agosto 1966 che rivela come James W. McCord Jr., dipendente di alto livello della CIA successivamente condannato per lo scandalo Watergate, sia stato determinante nello sviluppo della "scansione fluoroscopica".

Questa tecnologia ha permesso all'agenzia di "rilevare dispositivi di ascolto tecnici nascosti" per la prima volta, un'innovazione per cui le agenzie di intelligence avevano speso "ingenti somme di denaro".

Un altro documento del giugno 1960 rivela che Manuel Machado Llosas, tesoriere del movimento rivoluzionario messicano e amico del presidente e dittatore cubano Fidel Castro, era in realtà un agente della CIA.

Il documento specifica che Machado Llosas doveva essere dislocato a Città del Messico, dove l'agenzia pianificava di "utilizzarlo per riferire sulle attività dei rivoluzionari cubani" e sfruttare la sua amicizia con Castro e altri leader cubani affinché potesse agire come "risorsa di 'azione politica'".

Operazioni clandestine

Particolarmente rilevante è un documento del 29 agosto 1962 che descrive un'operazione segreta in cui la CIA ha contaminato 800 sacchi di zucchero greggio su una nave cargo in viaggio da Cuba all'Unione Sovietica.

Il contaminante era un "prodotto chimico utilizzato nel processo di denaturazione dell'alcol" e avrebbe reso l'intera spedizione di zucchero – 80.000 sacchi – inadatta al consumo quando fosse stata raffinata nell'Unione Sovietica.

Secondo il documento, il contaminante non era pericoloso ma era "così forte al gusto da rovinare il sapore di qualsiasi cibo o bevanda per un tempo considerevole".

Sorveglianza dei giornalisti

I documenti desecretati rivelano anche che la CIA ha sottoposto a sorveglianza Michael Getler, giornalista del Washington Post entrato nel quotidiano nel 1970 e deceduto nel 2018.

In un memo precedentemente censurato del 20 febbraio 1975, si fa riferimento alla "Sorveglianza dei giornalisti", che secondo la CIA veniva effettuata per "determinare la fonte delle fughe di notizie sulla sicurezza".

I riferimenti alla sorveglianza di un giornalista del Post che sembra essere Getler sono inclusi in almeno altri due documenti recentemente desecretati.

Organizzazioni fittizie per infiltrazioni

Un ulteriore documento del 28 maggio 1975 rivela che la CIA aveva creato un'organizzazione fittizia denominata "Union for the Revolution", con indirizzi di caselle postali a Boston e Philadelphia.

L'obiettivo del gruppo era sviluppare "infiltrazioni e/o fonti in gruppi arabi rivoluzionari in Medio Oriente".

L'agenzia utilizzava questi indirizzi per "diffondere propaganda da queste caselle postali con l'intento di infiltrare gruppi arabi".

Tutti questi documenti, ora completamente accessibili, gettano nuova luce sulle operazioni dell'intelligence americana durante il periodo della Guerra Fredda e sulle modalità con cui la CIA operava sia sul territorio nazionale che all'estero.

La loro pubblicazione rappresenta, dunque, un importante passo verso la trasparenza, pur mantenendo intatta la versione ufficiale sull'assassinio di Kennedy.

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