Reuters rivela il contenuto dei documenti al centro dei negoziati in corso tra Russia e Ucraina
I due documenti pubblicati da Reuters rivelano profonde differenze tra l’approccio dell’Amministrazione Trump e quello di Ucraina ed Europa nella ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto russo-ucraino.

L’agenzia di stampa Reuters ha diffuso integralmente i due documenti al centro dei negoziati che delineano visioni fortemente divergenti su come porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, offrendo uno sguardo inedito sui negoziati riservati condotti sotto l’egida del presidente Donald Trump.
Le due bozze — una di provenienza americana e l’altra elaborata da Kyiv con il sostegno degli alleati europei — mostrano distanze significative sui temi cruciali del conflitto, dalle questioni territoriali alle garanzie di sicurezza, fino alle sanzioni economiche contro Mosca.
Le proposte sul tavolo
Il primo dei due documenti è stato presentato dagli Stati Uniti il 17 aprile a Parigi dal rappresentante speciale del presidente Trump, Steve Witkoff, nel corso di colloqui con funzionari ucraini ed europei.
Il secondo, contenente la controproposta congiunta dell’Ucraina e di diversi Paesi europei, è stato invece consegnato a Washington il 23 aprile, al termine di un incontro svoltosi a Londra.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la trasmissione delle controproposte a Trump. Le bozze, secondo quanto riportato da Reuters, mettono in luce divergenze marcate su numerosi aspetti della possibile intesa.
Divergenze sullo status delle aree occupate
La principale frattura riguarda la gestione dei territori attualmente sotto controllo russo. La proposta americana prevede un riconoscimento de jure da parte di Washington del controllo russo sulla Crimea e un’accettazione de facto del dominio russo sulla regione di Lugansk e sulle porzioni attualmente occupate delle regioni di Zaporizhzhia, Donetsk e Kherson.
La controproposta europeo-ucraina si discosta nettamente: stabilisce che ogni discussione sulle questioni territoriali debba avvenire solo in seguito a un cessate il fuoco completo e duraturo. Il testo esclude qualunque riconoscimento della presenza russa nei territori occupati, proponendo invece di avviare i negoziati territoriali a partire da una linea di demarcazione ancora da definire.
Garanzie di sicurezza dell’Ucraina: visioni apparentemente inconciliabili
Anche sul fronte delle garanzie di sicurezza, le posizioni appaiono molto distanti. Gli Stati Uniti indicano nel proprio documento che l’Ucraina riceverà “garanzie affidabili e robuste” da Paesi europei e da altri “Stati amici”, ma la formulazione rimane vaga e subordinata alla rinuncia, da parte di Kyiv, all’adesione alla NATO.
La controproposta firmata da Ucraina e paesi europei propone invece un impianto molto più dettagliato e vincolante. Le garanzie, che includerebbero anche gli Stati Uniti, dovrebbero essere paragonabili all’Articolo 5 del trattato della NATO.
Inoltre, il testo proposto dall’Ucraina esclude qualsiasi limitazione all’organizzazione, all’armamento e alle operazioni delle Forze Armate ucraine, nonché la presenza sul territorio nazionale di truppe straniere alleate.
Sanzioni: revoca immediata o graduale?
Altro nodo critico riguarda il regime delle sanzioni imposte alla Russia. L’Amministrazione Trump propone una rimozione completa di tutte le misure adottate a partire dal 2014, anno dell’annessione della Crimea da parte di Mosca.
Il documento elaborato da Ucraina e alleati europei suggerisce invece un approccio progressivo: le sanzioni verrebbero attenuate solo dopo il raggiungimento di una “pace stabile” e mantenendo la possibilità di ripristinarle nel caso di eventuali violazioni da parte russa degli accordi di pace.
Intese comuni e punti aggiuntivi
Nonostante le divergenze, entrambi i documenti condividono alcuni punti. È previsto che l’Ucraina debba riottenere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia e di quella idroelettrica di Kakhovka.
Entrambe le parti concordano inoltre sul diritto di libero transito ucraino lungo il fiume Dnipro, sul recupero della penisola di Kinburn e su un piano per la ricostruzione postbellica dell’Ucraina, con relativi risarcimenti finanziari. I documenti includono anche l’avvio di un accordo di cooperazione economica tra Washington e Kyiv.
La proposta europeo-ucraina include però, anche in questo caso, ulteriori clausole. Tra queste, il ritorno incondizionato in Ucraina di tutti i bambini illegalmente trasferiti in Russia e lo scambio integrale dei prigionieri di guerra e dei civili detenuti.