Proteste "Hands Off!" in corso contro Trump e Musk in tutti gli Stati Uniti
Manifestazioni in corso in tutti i 50 Stati contro i tagli all'amministrazione pubblica, in difesa dei diritti civili e contro i nuovi dazi imposti dall’Amministrazione Trump ed i possibili tagli a Medicaid per finanziare il taglio delle tasse.

Gli oppositori del presidente Donald Trump e del miliardario Elon Musk si sono mobilitati in tutto il territorio degli Stati Uniti nella giornata di oggi, organizzando manifestazioni di protesta contro le azioni dell'Amministrazione in materia di ridimensionamento delle agenzie federali, economia, diritti umani ed altre questioni rilevanti.
Come riporta Associated Press (AP), più di 1.200 proteste di piazza denominate "Hands Off!" ("Giù le mani!") sono state pianificate da oltre 150 gruppi, tra cui organizzazioni per i diritti civili, sindacati, attivisti LGBTQ+, veterani e sostenitori dei diritti elettorali.
I siti dove sono in corso le proteste includono il National Mall a Washington D.C., i Parlamenti statali e numerose altre località in tutti i 50 Stati americani.
I manifestanti contestano le mosse dell'Amministrazione Trump volte a licenziare migliaia di dipendenti federali, chiudere gli uffici dell'Amministrazione della Previdenza Sociale, smantellare intere agenzie governative, espellere immigrati, ridurre le protezioni per le persone transgender e tagliare i finanziamenti federali per i programmi di assistenza sanitaria.
Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, nonché consigliere di Trump e proprietario di Tesla, SpaceX e della piattaforma social X, sta svolgendo un ruolo chiave nel ridimensionamento del governo a capo del neoistituito Dipartimento per l'Efficienza Governativa.
Musk sostiene che queste iniziative stiano facendo risparmiare miliardi di dollari ai contribuenti americani, ma i critici affermano che i risparmi sono molto più modesti e che in cambio si sta mettendo a repentaglio il funzionamento di intere parti del governo federale.
Durante la manifestazione a Washington, Kelley Robinson, presidente del gruppo in difesa dei diritti umani Human Rights Campaign, ha criticato duramente il trattamento riservato dall'amministrazione Trump alla comunità LGBTQ+:
"Gli attacchi che stiamo vedendo non sono solo politici. Sono personali. Stanno cercando di mettere al bando i nostri libri, stanno tagliando i finanziamenti per la prevenzione dell'HIV, stanno criminalizzando i nostri medici, i nostri insegnanti, le nostre famiglie e le nostre vite. Questa è l'America di Donald Trump e io non la voglio. Non vogliamo questa America. Vogliamo l'America che meritiamo, dove dignità, sicurezza e libertà non appartengono solo ad alcuni di noi, ma a tutti noi".
A New York, invece, migliaia di persone hanno marciato nella zona di Midtown Manhattan, mentre in Massachusetts altrettanti manifestanti si sono riuniti alla Boston Common con cartelli recanti slogan come "Giù le mani dalla nostra democrazia", "Giù le mani dalla nostra Previdenza Sociale" e "Diversità, equità e inclusione rendono l'America forte. Giù le mani!".
In Ohio, centinaia di persone hanno protestato sotto la pioggia davanti al Campidoglio statale di Columbus.
Roger Broom, pensionato di 66 anni dalla contea di Delaware, Ohio, intervistato da AP durante la protesta, ha dichiarato di essere stato un repubblicano ai tempi di Reagan, ma di essersi allontanato dal partito repubblicano durante l’epoca Trump:
"Sta facendo a pezzi questo Paese. È semplicemente un'Amministrazione piena di risentimento".
Anche a Palm Beach Gardens, in Florida, centinaia di manifestanti si sono radunati a pochi chilometri dal campo da golf di Trump a Jupiter, dove il presidente ha trascorso la mattinata partecipando al Campionato Senior del club.
I manifestanti si sono allineate su entrambi i lati di PGA Drive, incoraggiando le auto a suonare il clacson e scandendo slogan contro Trump.
Archer Moran, residente di Port St. Lucie, Florida, ha affermato ad AP:
"Devono tenere le mani lontane dalla nostra Previdenza Sociale. La lista delle cose da cui devono tenere le mani lontane è troppo lunga. Ed è sorprendente quanto rapidamente queste proteste stiano avvenendo da quando è entrato in carica".
In risposta alle proteste, la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione che afferma quanto segue:
"La posizione del Presidente Trump è chiara: proteggerà sempre la Previdenza Sociale, Medicare e Medicaid per i beneficiari idonei. Invece, la posizione dei Democratici è quella di concedere i benefici della Previdenza Sociale, Medicaid e Medicare anche agli immigrati illegali, il che farà fallire questi programmi e danneggerà gli anziani".