Popolarità Trump, i venti di pace battono lo shutdown e portano a un nuovo miglioramento (19 ottobre)
Nonostante lo shutdown, per la seconda settimana in fila si segnala un miglioramento nei numeri del tycoon, che rimangono nettamente superiori a quelli del primo mandato e al momento anche a quelli di Biden.

Come ogni domenica, facciamo un resoconto sulla approvazione del presidente Trump, con i cambiamenti occorsi negli ultimi sette giorni.
Siamo ormai giunti al 270esimo giorno di presidenza e alla terza settimana di fila di shutdown federale, ma i numeri continuano a segnalare un trend positivo esattamente come la scorsa domenica, probabilmente in scia al successo dell’accordo di pace in medioriente.
In questo clima politico rovente, i fattori da evidenziare sono essenzialmente due:
• Permane una forte polarizzazione: la popolarità di Trump non è a livelli eccezionali, ma mantiene una certa solidità e anzi dà segni di vitalità con piccoli ma significativi miglioramenti; i numeri del tycoon rimangono nettamente migliori di quelli del primo mandato nel giorno corrispondente, così come sono diventati oramai superiori a quelli di Biden, che era partito molto forte, salvo poi crollare in maniera molto consistente col passare del tempo. Trump, invece, è partito su numeri più bassi mantenendo però una maggior costanza e una certa stabilità, parola che costituisce ormai la cifra caratteristica di questo suo primo scorcio di mandato.
• Nonostante ciò, Trump rimane fortemente impopolare nella gestione di macrotematiche come l’economia (-14), l’inflazione (-27), il commercio (-13) e persino l’immigrazione (-3).
Il net rating (la differenza tra tasso di approvazione e tasso di disapprovazione) rimane saldamente in territorio negativo sia per la media di RealClearPolitics, sia per quella del Silver Bulletin, sia per la nostra di Focus America.
Tutti e tre i siti segnalano un miglioramento, con RCP e Focus America che hanno dei numeri piuttosto simili, mentre per Silver la situazione è appena peggiore.
Come accennato in precedenza, il gradimento di Trump resta di gran lunga superiore rispetto a quello del primo mandato, che rimane il punto più basso di sempre per qualsiasi presidente.
I numeri sono stabilmente superiori nel confronto diretto con Joe Biden, che quattro anni fa in questo preciso momento viveva un periodo di deciso declino. Le due curve sono appaiate, con un andamento generale molto diverso.

Facendo un paragone con il passato, grazie ai dati di Focus America, si nota come il dato di apprezzamento di Trump dopo 271 giorni di presidenza (-5,9 secondo la nostra media) sia uno dei più bassi tra tutti i presidenti USA dal secondo dopoguerra in avanti nello stesso periodo, ad esclusione appunto del suo primo mandato (in cui era nel pieno del picco negativo, a -17,6) e a quello di Joe Biden (-7,8).
Anche Gerald Ford (-4,6) non brillava particolarmente dopo quasi nove mesi di presidenza.
Sul nostro sito trovate i grafici con il confronto con tutti i primi mandati degli altri presidenti, con una frequenza di aggiornamento pari a 8 volte al giorno.
Il tasso di approvazione di Trump oscilla tra il 44% e il 45%, mentre il tasso di disapprovazione si aggira intorno al 51%-52%, numeri sostanzialmente in linea rispetto a quelli che aveva nell’ultima parte del suo primo mandato.
Nelle prossime settimane capiremo l’evoluzione di questa situazione di stallo. Gli avvenimenti di certo non mancano, tra omicidi politici, violenze dell’ICE, shutdown e accordi di pace; potrebbe quindi nascere da un momento all’altro un periodo di difficoltà per il presidente, oppure una risalita su dati più positivi.
Di seguito pubblichiamo una selezione delle rilevazioni dei migliori istituti rilasciate nel corso dell’ultima settimana. Di fianco alla casa sondaggistica scriviamo due numeri percentuali: il primo è il tasso di approvazione, il secondo quello di disapprovazione.
Ricordiamo che, stante la chiusura del sito FiveThirtyEight, abbiamo deciso di utilizzare i numeri del Silver Bulletin, il nuovo sito di Nate Silver, fondatore di 538.
Legenda
(A) indica un sondaggio effettuato su tutti gli adulti americani, (RV) un sondaggio tra i soli elettori registrati al voto (i soli che possono votare), (LV) tra coloro che probabilmente voteranno. In caso di più sondaggi dello stesso istituto, si privilegiano i campioni migliori secondo questo ordine: LV, RV e A.
Morning Consult (RV): 45%-53%
YouGov-The Economist (RV): 44%-54%
RMG Research (RV): 52%-47%
Emerson College (RV): 45%-48%
J.L. Partners-Daily Mail (RV): 51%-49%
Hart Research Associates/Public Opinion Strategies-CNBC (A): 44%-52%
AP/NORC (A): 37%-61%
John Zogby Strategies (LV): 44%-51%
OH Predictive Insights-Center Square (RV): 48%-50%
Il sito Silver Bulletin (che fa una propria media aggiustata di tutti i sondaggi, dandone un peso maggiore o minore in base al bias storico e al rating delle firme che li svolgono) segna una media generale di 44,3% (+0,4) - 51,9% (-0,4). In totale un net approval di -7,6 (+0,8).

Il sito RealClearPolitics, invece, che fa una selezione solo di alcuni sondaggi in base all'affidabilità di chi li esegue, segnala una media totale migliore: 45,4% (+0,1) - 51,6% (-0,3). In totale un rating di -6,2 (+0,4).

La media calcolata da noi di Focus America, invece, è di 45,1% (+0,2) - 51% (-0,8), con in totale un rating di -5,9 (+1). La metodologia utilizzata è specificata direttamente nella pagina del nostro sito dedicata ai sondaggi sulla popolarità di Trump.
