Popolarità Trump, dati sempre stabili ma con segnali positivi (7 settembre)

In un panorama di sondaggi spesso contrastanti tra loro, il gradimento di Trump subisce piccole variazioni positive. Grazie a questa relativa stabilità, il gap di popolarità con molti predecessori si sta progressivamente riducendo, in particolare con Biden e Clinton.

Popolarità Trump, dati sempre stabili ma con segnali positivi (7 settembre)

Come ogni domenica, facciamo un resoconto sulla approvazione del presidente Trump, con i cambiamenti occorsi negli ultimi sette giorni.

Dopo un inizio d’estate pieno di incertezza, con picchi improvvisi verso l'alto e verso il basso che si sono susseguiti con estrema facilità, nelle ultime settimane siamo tornati a una modesta stabilità, con meno sbalzi e variazioni più contenute.

Anche questa settimana è stata contraddistinta da una situazione stazionaria, con un lieve outlook positivo per Trump nel complesso.

Continua invece ad esserci una enorme differenza nel panorama sondaggistico statunitense da un istituto all’altro.

Anche nel corso degli ultimi sette giorni sono state pubblicate una serie di rilevazioni tutte contrastanti e in contraddizione tra loro, con Trump che incassa alcuni buoni risultati (quello dell’ottimo istituto TIPP Insights, oltre a quello sorprendente di J.L. Partners) e altrettanti più negativi (da parte di buoni istituti come YouGov e SurveyMonkey per NBC News).

Tutto ciò porta la situazione a rimanere sostanzialmente cristallizzata, con i diversi sondaggi che vanno ad annullarsi tra loro e i numeri che subiscono di conseguenza solo piccole oscillazioni.

Il net rating (la differenza tra tasso di approvazione e tasso di disapprovazione) rimane comunque saldamente in territorio negativo sia per la media di RealClearPolitics, sia per quella del Silver Bulletin, sia per la nostra di Focus America.

RealClearPolitics è l’unico sito a rilevare una diminuzione questa domenica, ma salta subito all’occhio come le tre medie siano ad oggi piuttosto allineate tra loro, con un net rating racchiuso in circa un punto, tra il -6 e il -7.

Questo è un risultato abbastanza positivo per Trump, che dimostra di continuare ad avere uno zoccolo duro piuttosto resiliente, con una base elettorale che non aumenta ma nemmeno diminuisce significativamente: questa è una caratteristica infrequente - di norma la fine della luna di miele coincide con un deciso calo dei consensi - e da tenere in considerazione. Grazie a questa relativa stabilità, il confronto con gli altri presidenti sta progressivamente migliorando.

Infatti, ad oggi, il gradimento del tycoon resta di gran lunga superiore rispetto a quello del primo mandato, che rimane il punto più basso di sempre per qualsiasi presidente. I numeri si stanno avvicinando anche a quelli di Joe Biden, che quattro anni fa in questo preciso momento - complice la questione afghana - viveva un periodo di deciso declino.

Il gradimento di Trump in confronto al suo primo mandato e a quello di Biden nei primi mesi di presidenza (dati Focus America)

Facendo un paragone con il passato, grazie ai dati di Focus America, si nota come il dato di apprezzamento di Trump dopo 229 giorni di presidenza (-6,2 secondo la nostra media) sia uno dei più bassi tra tutti i presidenti USA dal secondo dopoguerra in avanti nello stesso periodo, ad esclusione appunto del suo primo mandato (in cui era nel pieno del picco negativo, a -18,5).

Joe Biden, in questo preciso giorno, si attestava a -3.7, nel pieno della sua discesa. Anche Bill Clinton (-2,5) e Gerald Ford (-6,3) non brillavano particolarmente dopo circa 7 mesi di presidenza.

Sul nostro sito trovate i grafici con il confronto con tutti i primi mandati degli altri presidenti, con una frequenza di aggiornamento pari a 8 volte al giorno.

Il tasso di approvazione di Trump oscilla tra il 44% e il 45%, mentre il tasso di disapprovazione si aggira intorno al 51%-52%, numeri sostanzialmente in linea rispetto a quelli che aveva nell’ultima parte del suo primo mandato.

Solo nelle prossime settimane comprenderemo l’evoluzione di questa situazione, con gli sviluppi politici in Ucraina e in medioriente che potrebbero far uscire i numeri dalla sostanziale paralisi dell‘ultimo periodo.

Di seguito pubblichiamo una selezione delle rilevazioni dei migliori istituti rilasciate nel corso dell’ultima settimana. Di fianco alla casa sondaggistica scriviamo due numeri percentuali: il primo è il tasso di approvazione, il secondo quello di disapprovazione.

Ricordiamo che, stante la chiusura del sito FiveThirtyEight, abbiamo deciso di utilizzare i numeri del Silver Bulletin, il nuovo sito di Nate Silver, fondatore di 538.

Legenda

(A) indica un sondaggio effettuato su tutti gli adulti americani, (RV) un sondaggio tra i soli elettori registrati al voto (i soli che possono votare), (LV) tra coloro che probabilmente voteranno. In caso di più sondaggi dello stesso istituto, si privilegiano i campioni migliori secondo questo ordine: LV, RV e A.

Morning Consult (RV): 46%-51%
YouGov-The Economist (RV): 44%-55%
YouGov-CBS News (A): 44%-56%
YouGov-Yahoo News (RV): 42%-56%
RMG Research (RV): 50%-48%
J.L. Partners-Daily Mail (RV): 55%-45%
TIPP Insights-Issues & Insights (A): 43%-47%
SurveyMonkey-NBC News/Decision Desk Poll (A): 43%-57%
Leger (A): 39%-50%
John Zogby Strategies (LV): 46%-52%

Il sito Silver Bulletin (che fa una propria media aggiustata di tutti i sondaggi, dandone un peso maggiore o minore in base al bias storico e al rating delle firme che li svolgono) segna una media generale di 44,4% (+0,3) - 51,7% (-0,3). In totale un net approval di -7,3 (+0,6).

Il sito RealClearPolitics, invece, che fa una selezione solo di alcuni sondaggi in base all'affidabilità di chi li esegue, segnala una media totale migliore: 45,4% (-0,4) - 51,7% (+0,9). In totale un rating di -6,3 (-1,3).

La media calcolata da noi di Focus America, invece, è di 44,7% (+0,6) - 50,9% (-0,5), con in totale un rating di -6,2 (+1,1). La metodologia utilizzata è specificata direttamente nella pagina del nostro sito dedicata ai sondaggi sulla popolarità di Trump.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.