Polemiche sulle accuse di Trump all'USAID per i finanziamenti a Politico

La polemica sugli abbonamenti degli enti governativi a Politico scatena un nuovo dibattito sui rapporti tra Amministrazione e stampa, così come sulla proliferazione delle fake news.

Polemiche sulle accuse di Trump all'USAID per i finanziamenti a Politico

Una nuova ondata di polemiche ha investito il panorama mediatico americano dopo che il presidente Donald Trump ha amplificato sui social media delle nuove teorie riguardanti presunti finanziamenti governativi ai media.

Al centro della controversia, pagamenti a Politico da parte di enti governativi che si sono rivelati essere semplici sottoscrizioni a servizi giornalistici specializzati.

L'origine della controversia

La vicenda ha preso il via quando Trump, attraverso il suo social network Truth Social, ha denunciato presunti "miliardi di dollari" provenienti da U.S.A.I.D. e altre agenzie governative che sarebbero stati destinati impropriamente ai "fake news media".

In particolare, il presidente ha puntato il dito contro Politico, definendolo un "giornale di sinistra", accusandolo di aver ricevuto 8 milioni di dollari, e ha sollevato dubbi su possibili pagamenti anche al New York Times e ad altre testate, aggiungendo che si tratta di uno dei più grandi scandali di tutti i tempi.

La realtà dei fatti

Un'analisi dettagliata dei dati presenti su USAspending.gov, il sito federale che traccia le spese governative, rivela però una realtà molto diversa.

I pagamenti in questione risultano infatti essere sottoscrizioni legittime a servizi specializzati, in particolare a Politico Pro, una piattaforma che fornisce risorse politiche e monitora notizie e leggi, con oltre 30.000 abbonati.

Nello specifico, USAID ha versato a Politico 44.000 dollari durante gli anni fiscali 2023 e 2024 per abbonamenti a E&E News, una testata specializzata in temi energetici e ambientali.

Un dato significativo emerge anche dal periodo della prima Amministrazione Trump: nel 2017, l'Ufficio Esecutivo del Presidente aveva stanziato 97.720 dollari per abbonamenti a Politico.

Le accuse della Casa Bianca

La controversia ha raggiunto è continuata quando la Casa Bianca che è intervenuta attraverso la sua portavoce, Karoline Leavitt, confermando che oltre 8 milioni di dollari sono stati effettivamente spesi da tutte le agenzie federali per abbonamenti a Politico.

Leavitt ha annunciato che il team di DOGE sta lavorando per cancellare questi abbonamenti, nell'ambito di una revisione dettagliata delle spese federali.

Anche Elon Musk è intervenuto nella discussione, criticando un pagamento di 517.855 dollari effettuato nel 2020 dalla Food and Drug Administration per abbonamenti a Politico Pro, definendolo "non un uso efficiente dei fondi dei contribuenti" e promettendo di eliminare questa "spesa superflua".

La risposta di Politico alle accuse

La direzione di Politico ha reagito prontamente alle accuse. In una nota interna ai dipendenti, il caporedattore John Harris e l'amministratore delegato Goli Sheikholeslami hanno categoricamente smentito di aver mai ricevuto sussidi governativi:

"Politico non è mai stato beneficiario di programmi o sussidi governativi - nemmeno un centesimo in 18 anni".

Hanno inoltre precisato che la maggioranza degli abbonamenti professionali a Politico Pro proviene dal settore privato.

La vicenda evidenzia comunque la complessa interazione tra media, governo e spesa pubblica nell'era della disinformazione digitale, dove anche normali transazioni commerciali possono essere interpretate attraverso il prisma della polarizzazione politica.

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