Piano di pace per l'Ucraina: Regno Unito e Francia in prima linea per far ripartire i negoziati dopo lo scontro alla Casa Bianca

Starmer afferma che sta trattando su un accordo con Zelensky e Trump per fermare i combattimenti in cambio di garanzie di sicurezza europee mentre continuano gli attacchi russi sul territorio ucraino.

Piano di pace per l'Ucraina: Regno Unito e Francia in prima linea per far ripartire i negoziati dopo lo scontro alla Casa Bianca
Fonte: FMT

Il Regno Unito, insieme alla Francia e potenzialmente ad altri Paesi europei, sta sviluppando un piano congiunto con l'Ucraina per porre fine ai combattimenti nella guerra russo-ucraina.

L'iniziativa è stata rivelata questa mattina dal Primo Ministro britannico Keir Starmer durante un'intervista alla BBC, in cui ha dichiarato di star trattando su un accordo in questo senso con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump.

La strategia tripartita di Starmer

Nell'intervista rilasciata a Laura Kuenssberg, Starmer ha delineato tre elementi che ritiene fondamentali per garantire una pace duratura in Ucraina:

  1. Un'Ucraina "forte", in grado di continuare a combattere se necessario e di negoziare da una posizione di forza;
  2. Una componente europea del piano di pace con garanzie di sicurezza;
  3. Un supporto di riserva da parte degli Stati Uniti alla componente europea delle garanzie di sicurezza, il cosiddetto 'backstop'.

"Tutti e tre gli elementi devono essere presenti per garantire la pace", ha affermato Starmer, sottolineando che "non si può avere un accordo destinato a fallire, ed è questo che preoccupa Zelensky".

Il primo ministro britannico ha aggiunto che il presidente ucraino è "giustamente preoccupato" che qualsiasi proposta d'accordo "debba reggere nel tempo".

Interrogato sulla possibile linea di demarcazione sul terreno tra Russia e Ucraina, Starmer ha evitato di fornire dettagli, limitandosi a rispondere: "È ovviamente un argomento di discussione" dei prossimi negoziati.

Le tensioni tra Zelensky e Trump

Il primo ministro britannico ha ammesso di essersi sentito "a disagio" assistendo al recente scontro tra Zelensky e Trump alla Casa Bianca, ma ha deciso di "rimboccarsi le maniche" e chiamare entrambi piuttosto che "alimentare la retorica".

Starmer ha dichiarato di fidarsi sia del presidente americano che di quello ucraino, affermando che Trump desidera una "pace duratura".

Al contrario, Starmer ha sottolineato di non fidarsi del presidente russo Vladimir Putin, motivo per cui insiste sulla necessità di "garanzie di sicurezza" in qualsiasi accordo di pace così come ha fatto Zelensky.

Ha inoltre difeso il comportamento di Zelensky alla Casa Bianca, affermando che non ritiene che il presidente ucraino - "un presidente il cui Paese è in guerra da tre anni" - abbia fatto qualcosa di sbagliato.

La posizione della Polonia e il vertice di Londra

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato di voler esortare i leader europei a rafforzare il fianco orientale della NATO durante il vertice di Londra previsto per questo pomeriggio.

"Sarà un vero test delle intenzioni e delle capacità di ogni stato europeo di avere una maggiore presenza di truppe europee in Finlandia, negli stati baltici e in Polonia al confine con Russia e Bielorussia", ha affermato Tusk prima di volare a Londra.

Il premier polacco ha inoltre espresso il suo sostegno alla proposta del primo ministro italiano Giorgia Meloni di convocare un vertice tra i leader europei e gli Stati Uniti.

La soddisfazione di Mosca

Le interviste del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, trasmesse questo fine settimana, offrono invece uno sguardo sulla soddisfazione di Mosca per gli sviluppi di questa settimana.

Lavrov ha elogiato l'obiettivo pragmatico di Donald Trump di porre fine alla guerra in Ucraina, in contrasto con l'"orgoglio" che, secondo lui, affliggeva la precedente Amministrazione Biden.

Il Ministro degli Esteri del Cremlino ha anche rimproverato l'Europa per il tentativo di continuare il conflitto e ha definito "arrogante" qualsiasi discussione sull'invio di forze di pace in Ucraina.

In una parallela intervista apparentemente registrata prima della visita di Zelensky alla Casa Bianca, Peskov ha affermato che le nuove configurazioni di politica estera dell'Amministrazione statunitense coincidono "in larga misura" con la visione russa.

Ha citato l'esempio degli Stati Uniti che si sono schierati con la Russia nelle risoluzioni ONU sull'Ucraina, cosa che, secondo Peskov, era "impossibile da immaginare" in precedenza.

Continua la violenza sul terreno

Intanto, nonostante gli sforzi diplomatici, gli attacchi russi in tutta l'Ucraina hanno ucciso almeno due civili e ne hanno feriti almeno 20 nelle ultime 24 ore, secondo quanto riportano le autorità regionali ucraine.

La difesa aerea ucraina ha abbattuto 63 dei 79 droni lanciati la scorsa notte, come dichiarato dalle Forze Armate ucraine in un comunicato pubblicato su Telegram. Nella regione di Donetsk, due persone sono state uccise e sette ferite negli attacchi, secondo il governatore regionale Vadym Filashkin.

Dieci persone, tra cui un bambino, sono, inoltre, rimaste ferite negli attacchi contro Kherson, come riferito dal governatore regionale Oleksandr Prokudin. Feriti sono stati registrati anche nelle regioni di Kharkiv, Khmelnytskyi e Zaporizhzhia.

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