Pete Hegseth perde il sesto collaboratore in sei mesi, il Pentagono nel caos
Il segretario alla Difesa statunitense ha visto partire Justin Fulcher dopo una serie di licenziamenti e dimissioni. Il dipartimento fatica a riempire le posizioni chiave

Justin Fulcher, consigliere del segretario alla Difesa Pete Hegseth, si è dimesso sabato, segnando la sesta uscita di un alto collaboratore nel giro di sei mesi. La difficoltà di Hegseth nel trattenere il personale di fiducia sta lasciando il Pentagono in una situazione di stallo. Fulcher era stato nominato ad aprile, dopo aver fatto parte del Department of Government Efficiency (DOGE) guidato da Elon Musk all’interno dell’amministrazione Trump.
Fulcher ha spiegato che la sua decisione era pianificata fin dall’inizio, con un impegno di sei mesi al servizio del governo. Tuttavia, la sua partenza si aggiunge a una catena di dimissioni che hanno colpito il team di Hegseth. Secondo il Washington Post, Fulcher aveva avuto uno scontro con alcuni membri del DOGE assegnati al Pentagono già ad aprile, ma fonti ufficiali hanno insistito sul fatto che la separazione sia avvenuta in modo amichevole.
Sean Parnell, principale portavoce del Pentagono, ha dichiarato: «Il Dipartimento della Difesa è grato a Justin Fulcher per il suo lavoro a nome del presidente Trump e del segretario Hegseth». La notizia arriva in un momento di particolare tensione per Hegseth, descritto dalla CNN come in «modalità paranoia totale», a causa di una serie di fughe di notizie che hanno alimentato dubbi sulla sua capacità di gestione e sulla riservatezza delle informazioni militari.
Il segretario alla Difesa è stato accusato di aver condiviso dettagli sensibili su operazioni nello Yemen in una chat di gruppo su Signal, alla quale era stato aggiunto per errore un giornalista. Hegseth avrebbe inoltre replicato la divulgazione degli stessi piani di attacco in un altro gruppo sulla piattaforma. Questo episodio ha portato a una serie di licenziamenti interni, compresi quelli di Dan Caldwell, consigliere senior, e Dan Selnick, vice capo di gabinetto. Anche Joe Kasper, capo di gabinetto, è stato spostato in un altro incarico, mentre Colin Carroll, un altro consigliere senior, è stato rimosso dopo essere stato coinvolto nell’indagine sulle fughe di notizie.
Nonostante le tensioni, Fulcher ha elogiato la leadership di Hegseth e il sostegno del presidente. «Lavorare insieme agli uomini e alle donne dedicati del Dipartimento della Difesa è stato incredibilmente ispirante», ha dichiarato. «Rivitalizzare l’ethos del guerriero, ricostruire l’esercito e ristabilire la deterrenza sono solo alcuni dei risultati storici di cui sono orgoglioso di aver assistito. Niente di tutto questo sarebbe potuto accadere senza la leadership decisiva del segretario Hegseth o la continua fiducia del presidente Trump nella nostra squadra.»
Il mese scorso, la NBC News aveva riferito che il Dipartimento della Difesa stava incontrando difficoltà nel reclutare nuovo personale, con almeno tre candidati che avrebbero rifiutato di lavorare con Hegseth. Parnell ha smentito queste affermazioni, dichiarando che le «fonti anonime citate in questo articolo non hanno idea di cosa stanno parlando».