Ostetrica arrestata in Texas per aborti illegali: uno dei primi casi dopo la sentenza che ha ribaltato Roe v. Wade
L'Ufficio del Procuratore Generale del Texas ha accusato la 48enne Maria Margarita Rojas di aver eseguito procedure illegali e di aver esercitato tali pratiche senza licenza.
La recente incriminazione di Maria Margarita Rojas, un'ostetrica texana accusata di aver eseguito aborti illegalmente, rappresenta un caso di grande rilevanza dopo la controversa decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade.
Maria Margarita Rojas, nota anche come "Dottoressa Maria", è accusata di aver operato una rete di cliniche nell'area di Houston dove sarebbero stati praticati aborti illegalmente.
Il Procuratore Generale del Texas, Ken Paxton, ha dichiarato che queste cliniche impiegavano personale non autorizzato che si presentava falsamente come professionisti medici qualificati.
Dettagli delle accuse
Rojas è stata quindi formalmente accusata di aver eseguito aborti in violazione delle severe leggi anti-aborto del Texas, una fattispecie criminale di secondo grado nello Stato, nonché di esercizio abusivo della professione medica senza licenza.
Queste accuse fanno parte di una più ampia campagna del Texas contro l'aborto, che comprende anche azioni legali contro professionisti medici che inviano farmaci abortivi nello Stato da altre regioni degli Stati Uniti.
Le accuse contro Rojas sono state accolte con sorpresa da alcuni suoi colleghi.
Holly Shearman, direttrice clinica del Tomball Birth Center, dove Rojas ha lavorato, si è dichiarata scioccata dalle accuse, definendo Rojas un'ostetrica competente e una cattolica devota, e affermando di non aver mai sentito da lei nulla che potesse suggerire tali attività.
Contesto legislativo
Questa incriminazione avviene nel contesto della stretta legislativa sull'aborto in Texas.
Dopo la sentenza della Corte Suprema che ha abolito la protezione federale garantita da Roe v. Wade, il Texas ha ulteriormente rafforzato il proprio divieto, rendendo illegale qualsiasi aborto eseguito dopo il rilevamento del battito cardiaco fetale (intorno alle cinque-sei settimane).
Il Texas ha anche introdotto severe restrizioni per limitare fortemente le condizioni sotto le quali un aborto può essere legalmente praticato.
Il caso di Maria Margarita Rojas potrebbe segnare un precedente significativo per il futuro dell'assistenza sanitaria e dei diritti riproduttivi nello Stato del Texas e oltre.
La vicenda evidenzia il crescente conflitto tra leggi statali restrittive e la pratica medica, e potrebbe influenzare ulteriormente le politiche e le strategie legali sull'aborto a livello nazionale.