Operazione "Midnight Hammer": in che modo i bombardieri B-2 hanno danneggiato tre impianti nucleari iraniani
Il Pentagono rivendica la "completa distruzione" del programma nucleare di Teheran. Sette bombardieri B-2 stealth hanno volato per 18 ore colpendo Fordow, Natanz e Isfahan senza alcuna reazione iraniana.

Questa notte gli Stati Uniti hanno condotto un massiccio attacco aereo contro tre impianti nucleari iraniani, rivendicando la "completa distruzione" del programma atomico di Teheran. L'operazione chiamata "Midnight Hammer" (Martello di Mezzanotte) è stata presentata dal Pentagono come un "successo spettacolare" durante una conferenza stampa tenuta oggi.
Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che "le ambizioni nucleari dell'Iran sono completamente distrutte", sottolineando che l'operazione "non era diretta contro le forze iraniane o il popolo iraniano". Il vicepresidente Vance ha poi precisato alla trasmissione Meet the Press di NBC News: "Siamo in guerra con il programma nucleare dell'Iran", negando categoricamente che gli Stati Uniti siano in guerra con l'Iran.
I dettagli della missione
il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate americane, generale Dan Caine, ha rivelato che la missione ha coinvolto oltre 125 aeromobili, con 7 bombardieri B-2 come punta di diamante. I velivoli sono decollati dal Missouri compiendo "la missione operativa B-2 Spirit più lunga dai tempi dell'11 settembre 2001", come ha poi precisato Hegseth.
Per mantenere l'elemento sorpresa, alcuni velivoli si sono diretti verso l'Oceano Pacifico come diversivo, mentre i sette B-2 hanno preso silenziosamente la rotta orientale durante 18 ore di volo. I bombardieri hanno operato nello spazio aereo iraniano per soli 20 minuti, colpendo gli impianti di Fordow, Natanz e Isfahan. Un sottomarino statunitense ha contemporaneamente lanciato una trentina di missili Tomahawk contro Isfahan.
In totale sono state impiegate 75 munizioni guidate di alta precisione, incluse 14 bombe antibunker GBU-57 Massive Ordnance Penetrator al loro debutto operativo su un campo di battaglia. Alle 18:40 EST (2:10 ora iraniana, 00:40 in Italia), il primo B-2 ha sganciato due bombe antibunker da quasi 14 kg sull'impianto sotterraneo di Fordow. Tutti e tre i siti sono stati colpiti tra le 00:40 e le 01:05 ora italiana.
Secondo Caine, i caccia iraniani "non si sono alzati in volo" e "i sistemi missilistici terra-aria dell'Iran non ci hanno visti". Nessun missile di difesa aerea è stato lanciato contro lo squadrone d'attacco americano.
Situazione attuale e prospettive
Tutti e tre gli obiettivi hanno subito "danni gravi", ma la valutazione complessiva è in corso. Hegseth ha affermato che gli Stati Uniti ritengono di aver "ottenuto la piena distruzione delle capacità nucleari" a Fordow, ma Caine ha però precisato che è "troppo presto per dire se l'Iran mantiene qualche potenziale nucleare" e questa mattina fonti americane hanno iniziato a cambiare i toni passando da "obliterazione totale" a "danni severi" subiti dai tre impianti.
Le Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane hanno intanto minacciato rappresaglie contro le forze statunitensi in Medio Oriente. Hegseth ha avvertito che "sarebbe una pessima idea per l'Iran o i suoi alleati regionali tentare di attaccare le forze americane", sottolineando che le capacità militari americane sono "illimitate". Anche il presidente Trump, nel suo breve discorso alla nazione di ieri ha minacciato attacchi "molto più pesanti" contro l'Iran se beni o truppe americane venissero presi di mira.
Trump, Vance e Hegseth hanno quindi invitato l'Iran a tornare a sedersi al tavolo dei negoziati e rinunciare volontariamente al programma nucleare. Secondo fonti americane, l'Iran ha ricevuto più volte messaggi pubblici e privati con richieste di tornare a "sedersi quanto prima di nuovo al tavolo dei negoziati".