OpenAI e Emirati Arabi Uniti lanciano un maxi data center per l'intelligenza artificiale
La partnership rientra nel programma “OpenAI for Countries” e prevede un investimento iniziale stimato fino a 20 miliardi di dollari. Gli Emirati offriranno ChatGPT Plus a tutta la popolazione.
OpenAI collaborerà con gli Emirati Arabi Uniti per la costruzione di Stargate UAE, un nuovo e imponente data center dedicato all’intelligenza artificiale che sorgerà ad Abu Dhabi. L’iniziativa è parte del programma “OpenAI for Countries”, che mira a stringere alleanze strategiche tra OpenAI e i governi di tutto il mondo per accelerare lo sviluppo e la diffusione dell’IA. L’annuncio ufficiale è stato dato giovedì dai partecipanti all’accordo.
Il progetto prevede la realizzazione di un cluster di elaborazione da un gigawatt, con 200 megawatt già operativi entro il prossimo anno. Stargate UAE sarà integrato in un più ampio centro dati da 5 gigawatt già annunciato nei giorni scorsi dal presidente Donald Trump e dal presidente emiratino Mohammed bin Zayed. Gli Emirati Arabi Uniti diventano così il primo paese al mondo a offrire l’abbonamento ChatGPT Plus a tutta la propria popolazione.
L’impegno finanziario da parte di Abu Dhabi è notevole: per ogni dollaro investito nella costruzione di Stargate UAE e dell’intero data center, il governo emiratino si è impegnato a investire un ulteriore dollaro nell’infrastruttura AI statunitense, inclusi altri progetti Stargate. Secondo quanto riferito ad Axios da una fonte informata, gli investimenti emiratini, veicolati tramite la società G42 con sede negli Emirati, potrebbero arrivare a 20 miliardi di dollari, con una ripartizione prevista di 8-10 miliardi di dollari ciascuno in Medio Oriente e negli Stati Uniti.
L'accordo coinvolge un consorzio di importanti attori del settore tecnologico. Tra questi figurano Oracle, Nvidia, Cisco, SoftBank e G42, una startup focalizzata sull’intelligenza artificiale e sostenuta, tra gli altri, da Microsoft. L’iniziativa ha ricevuto anche il via libera da parte del governo statunitense, che controlla queste partnership attraverso la propria autorità in materia di esportazioni.
Il presidente Trump ha effettuato di recente un viaggio nel Golfo Persico, durante il quale sono stati annunciati diversi progetti legati all’infrastruttura AI. L’obiettivo dell’amministrazione statunitense è quello di consolidare una nuova alleanza tecnologica con i paesi produttori di energia della regione, rafforzando la posizione geopolitica americana e limitando al contempo l’influenza della Cina. Tuttavia, alcuni osservatori hanno espresso preoccupazione per il potenziale trasferimento indiretto di tecnologia sensibile verso la Cina, con cui gli Emirati hanno in passato intrattenuto rapporti commerciali stretti.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha commentato l’annuncio con una nota in cui ha definito la costruzione di Stargate UAE “la realizzazione di una visione audace”. “È un passo per garantire che alcune delle scoperte più importanti di questa era – medicine più sicure, apprendimento personalizzato ed energia modernizzata – possano emergere da più luoghi e beneficiare il mondo,” ha dichiarato Altman.
Anche Chris Lehane, vicepresidente per gli affari globali di OpenAI, ha sottolineato la valenza strategica dell’accordo. Parlando ad Axios, ha affermato che l’obiettivo dell’azienda è quello di “portare il maggior numero possibile di paesi sui binari statunitensi, nel sistema AI degli Stati Uniti. Questo è un vero momento cruciale – un importante primo mattone nella strada. Ci sono due paesi al mondo che possono costruire questo su larga scala, e gli Stati Uniti hanno un vantaggio.”
OpenAI ha inoltre annunciato l’intenzione di estendere questo modello di collaborazione ad altri paesi. Il chief strategy officer dell’azienda, Jason Kwon, partirà la prossima settimana per un roadshow nella regione Asia-Pacifico, con l’obiettivo di incontrare rappresentanti governativi e potenziali partner privati.