Ontario sospende il sovrapprezzo sull'elettricità verso Stati Uniti, tensione commerciale in calo
Il premier Ford e il Segretario al Commercio Lutnick si incontreranno giovedì a Washington per discutere il rinnovo dell'accordo commerciale USA-Messico-Canada e ridurre le tensioni commerciali tra i due Paesi.

Il governo dell'Ontario ha fatto marcia indietro martedì sulla minaccia di imporre un sovrapprezzo sull'elettricità destinata a tre Stati americani, in un contesto di rinnovate trattative commerciali tra Canada e Stati Uniti.
La decisione arriva mentre si intensificano i negoziati per evitare l'entrata in vigore di dazi reciproci previsti per il 2 aprile.
In una dichiarazione congiunta, il Premier dell'Ontario Doug Ford e il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick hanno affermato di aver avuto "una conversazione produttiva sulle relazioni economiche tra Stati Uniti e Canada".
I due leader hanno concordato di incontrarsi di persona giovedì a Washington per discutere il rinnovo dell'accordo commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada.
"In risposta, l'Ontario ha accettato di sospendere il sovrapprezzo del 25% sulle esportazioni di elettricità verso Michigan, New York e Minnesota", hanno dichiarato Ford e Lutnick nel comunicato.

La tensione commerciale si era intensificata nelle ultime ore quando il presidente Trump aveva minacciato, sempre nella giornata di oggi, di raddoppiare i dazi previsti su acciaio e alluminio canadesi a partire da domani, citando come motivazione proprio la decisione dell'Ontario di imporre un sovrapprezzo sull'elettricità esportata.
Un funzionario della Casa Bianca non ha risposto immediatamente alla richiesta di chiarire se Trump intenda comunque portare avanti la sua minaccia di aumento dei dazi, nonostante il passo indietro del governo dell'Ontario.
L'incontro di giovedì a Washington tra Ford e Lutnick rappresenta un tentativo di distensione in un momento critico per le relazioni commerciali nordamericane, con l'accordo USMCA (United States-Mexico-Canada Agreement) in fase di revisione e con dazi reciproci che potrebbero scattare già dalla prossima settimana, rischiando di danneggiare, forse irrimediabilmente, gli scambi economici tra i due Paesi confinanti.