Ondata di proteste negli USA contro Trump e l'influenza di Musk sul governo federale

Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in tutto il paese durante il Presidents Day per denunciare la deriva autocratica dell'amministrazione Trump e il crescente potere del proprietario di Tesla. Il movimento "50501" ha organizzato cortei in quasi 100 città americane.

Ondata di proteste negli USA contro Trump e l'influenza di Musk sul governo federale

Da New York a Los Angeles, da Anchorage a Orlando, gli Stati Uniti hanno assistito lunedì 17 febbraio a una giornata di proteste su scala nazionale. Durante il Presidents Day, giorno che celebra la nascita di George Washington e Abraham Lincoln, decine di migliaia di americani hanno manifestato contro quella che definiscono la deriva autoritaria del presidente Donald Trump e il controverso ruolo di Elon Musk nell'amministrazione federale.

Le manifestazioni, organizzate dal movimento spontaneo "50501" nato su Reddit a fine gennaio, hanno coinvolto sia le grandi metropoli che centri minori come Knoxville, Waco e Fayetteville, solitamente poco abituati a mobilitazioni di questo tipo. Il nome del movimento deriva dal suo ambizioso obiettivo: 50 manifestazioni in 50 stati in un solo giorno.

A Denver, migliaia di persone si sono radunate davanti al Campidoglio locale già prima di mezzogiorno. I manifestanti, molti dei quali parteciparono anche alle proteste del 2017, hanno esposto bandiere americane e cartelli con slogan come "Stop the coup!" (Fermate il colpo di Stato). A Columbus, capitale dell'Ohio, centinaia di persone hanno sfidato il freddo glaciale per far sentire la propria voce.

Un tema ricorrente in tutte le manifestazioni è stata la critica al ruolo sempre più rilevante di Elon Musk nel governo federale. Il miliardario, che non ha mai ricoperto cariche elettive, è stato nominato a capo del DOGE (Dipartimento dell'efficienza governativa) e viene accusato di esercitare un'influenza eccessiva sul governo.

I manifestanti hanno anche espresso frustrazione per quella che percepiscono come l'assenza di una strategia efficace da parte dei democratici. "Nessuno è qui per noi. Dove sono?", ha dichiarato Brenna Petersen, studentessa 29enne di Springfield. Alcuni esponenti democratici hanno comunque partecipato alle proteste, come il senatore Ed Markey a Boston e Chris Van Hollen ad Annapolis.

La tensione si è manifestata anche attraverso azioni di protesta contro le attività commerciali legate a Musk. In California, proprietari di Tesla hanno ricevuto messaggi che li esortavano a vendere i loro veicoli.

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