Occupazione in crescita negli Stati Uniti: ad aprile creati 177.000 nuovi posti di lavoro nonostante i dazi

Il tasso di disoccupazione resta stabile al 4,2%. Buona tenuta del mercato del lavoro nonostante l’introduzione dei dazi voluti dal presidente Trump.

Occupazione in crescita negli Stati Uniti: ad aprile creati 177.000 nuovi posti di lavoro nonostante i dazi

L’economia statunitense ha registrato la creazione di 177.000 nuovi posti di lavoro nel mese di aprile, secondo quanto comunicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro.

Il dato, superiore alle stime degli economisti che prevedevano un incremento di circa 133.000 unità, segnala una tenuta positiva del mercato del lavoro, nonostante l’entrata in vigore dei dazi imposti dal presidente Trump all’inizio del mese scorso. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,2%.

Dinamiche dell’occupazione e revisioni dei dati precedenti

Il tasso di aumento dei posti di lavoro di aprile rappresenta comunque un lieve rallentamento rispetto al mese precedente. A marzo erano stati registrati 185.000 nuovi posti di lavoro, ma quel dato è stato successivamente rivisto al ribasso di 43.000 unità. Anche per febbraio è stata effettuata una correzione al ribasso: i posti di lavoro creati sono stati 102.000, contro i 117.000 inizialmente comunicati.

I dati dell’ultima rilevazione sono stati raccolti a metà aprile, in una finestra temporale che segue l’annuncio dei dazi da parte del presidente Trump, avvenuto il 2 aprile. Tuttavia, come osservato dagli analisti, questo periodo potrebbe non essere ancora sufficiente per cogliere appieno gli effetti economici delle nuove misure commerciali.

Settori in crescita e settori in calo

Il comparto sanitario ha registrato il maggiore incremento tra i settori economici, con 51.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di aprile. Al contrario, l’occupazione nel settore governativo federale ha subito una flessione di 9.000 unità ad aprile, riflettendo la prosecuzione dei tagli alla spesa pubblica. Dall’inizio dell’anno, l’impiego nel governo federale è diminuito complessivamente di 26.000 unità.

Il Dipartimento del Lavoro ha specificato comunque che, per le proprie rilevazioni, i dipendenti pubblici che percepiscono indennità di licenziamento sono ancora conteggiati come occupati.

Effetti dei dazi e reazioni della Federal Reserve

I dati sul mercato del lavoro chiudono una settimana caratterizzata dalla pubblicazione di diversi indicatori economici. Alcuni di essi hanno evidenziato un impatto negativo dei dazi sul sentiment dei consumatori e sulle attività del settore manifatturiero.

Dopo aver annunciato dazi reciproci all’inizio di aprile, Trump ha poi temporaneamente sospeso le misure per la maggior parte dei Paesi, ma le tensioni commerciali con la Cina si sono acuite. In particolare, i dazi applicati agli scambi con la Cina hanno raggiunto un livello del 145% per alcune categorie di beni destinati agli Stati Uniti.

La Federal Reserve sta seguendo con attenzione l’evoluzione di questi dati, cercando di comprendere se i dazi costituiscano un rischio maggiore per l’inflazione o per la crescita economica complessiva. Tuttavia, secondo gli osservatori, è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive.

Si prevede, comunque, che la Fed manterrà invariati i tassi di interesse al termine della riunione di politica monetaria in programma per mercoledì prossimo, una linea di continuità adottata già da dicembre.

Il commento del presidente Trump

Alla diffusione dei dati sull’occupazione, il presidente Trump è intervenuto tramite la piattaforma Truth Social, dichiarando che l’economia americana è “solo in una FASE DI TRANSIZIONE, sta appena iniziando!!!”. Nello stesso messaggio ha reiterato la propria richiesta alla Federal Reserve affinché “ABBASSI I SUOI TASSI!!!”, un’esortazione già avanzata in precedenti occasioni.

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