Ocasio-Cortez pronta a una corsa alla presidenza o al Senato nel 2028
La deputata di New York sta preparando il terreno per due possibili sfide: la Casa Bianca o il seggio di Chuck Schumer, aprendo a uno scontro generazionale dentro il Partito democratico

Alexandria Ocasio-Cortez, nota come AOC, sta lavorando con il suo team per mantenere aperte due opzioni politiche in vista del 2028: candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti o correre per il Senato. Lo riporta Axios citando fonti vicine alla sua organizzazione.
La scelta è significativa perché potrebbe scuotere sia la corsa alla Casa Bianca che gli equilibri interni del Senato. Nel 2028 è infatti previsto il rinnovo del mandato del leader della minoranza democratica Chuck Schumer, 74 anni, senatore di lungo corso e figura centrale dell’establishment. Una sua sfida con Ocasio-Cortez, che avrà allora 35 anni, metterebbe in campo un contrasto generazionale tra la linea tradizionale del partito e l’ala progressista più combattiva.
Nel corso del 2025, Ocasio-Cortez ha intensificato la sua attività politica ben oltre il suo collegio di Bronx e Queens. Ha viaggiato in diversi stati, investito milioni per rafforzare la sua già imponente presenza online e coinvolto alcuni ex consiglieri di Bernie Sanders per strutturare meglio la sua organizzazione. La deputata ha inoltre organizzato assemblee cittadine nel nord dello Stato di New York per ampliare la sua base di consenso in vista di una possibile campagna per il Senato. A Plattsburgh ha dichiarato: «Siamo qui perché ogni città, ogni quartiere di questo stato conta. Nessuno merita di essere ignorato».
Il suo ufficio non ha voluto commentare le indiscrezioni, mentre lo staff di Schumer non ha risposto alle richieste di Axios.
AOC ha anche partecipato al tour nazionale “Fighting Oligarchy” insieme a Sanders, durante il quale il pubblico ha scandito il suo nome. Alcuni alleati vicini a lei ritengono che, anche qualora non si considerasse in grado di vincere, potrebbe scegliere la corsa presidenziale per garantire rappresentanza alla corrente progressista nelle primarie democratiche, sul modello di Sanders nel 2016 contro Hillary Clinton.
Il percorso politico di Ocasio-Cortez è stato uno dei più rapidi nella politica americana contemporanea: nel 2018 ha sconfitto un deputato democratico in carica correndo come progressista senza compromessi. Da allora ha sostenuto proposte di ampio respiro come Medicare for All, il Green New Deal e l’abolizione dell’agenzia federale Immigration and Customs Enforcement. Nel 2025 ha attirato folle entusiaste anche grazie agli scontri con l’amministrazione Trump.
La sua forza organizzativa poggia soprattutto sulla raccolta fondi dal basso e sulla capacità di mobilitare sostenitori online. Secondo Kyle Tharp, autore della newsletter Chaotic Era, quest’anno il suo team ha speso più in pubblicità digitale di quasi ogni altro politico statunitense, raccogliendo centinaia di migliaia di nuove piccole donazioni. In parallelo, la deputata ha visto una crescita organica senza precedenti sui social media, con l’aggiunta di diversi milioni di nuovi follower.
In totale, Ocasio-Cortez conta oggi 36,7 milioni di seguaci su piattaforme come Instagram, TikTok, Bluesky, X e Facebook. Un numero nettamente superiore a quello di Schumer e di gran parte dei potenziali candidati presidenziali democratici.
Alcuni ex collaboratori di Sanders vedono in lei l’erede naturale capace di ampliare l’appeal del senatore del Vermont oltre l’ala sinistra del partito e di raccogliere immediatamente decine di milioni di dollari in una corsa presidenziale. Ari Rabin-Havt, per anni vicino a Sanders, ha dichiarato ad Axios: «Ha una base di sostenitori che, per certi versi, è più ampia di quella di Bernie. È stata sotto i riflettori fin dal primo giorno e ha un’esperienza nazionale di campagna che molti altri potenziali candidati stanno ancora cercando di acquisire». Secondo Rabin-Havt, «sarebbe arrogante pensare che non possa vincere la nomination nel 2028».