Nuovo fallimento per SpaceX: esplode Starship durante un test
La Starship 36 è esplosa sulla rampa di lancio a Starbase durante una prova di accensione, senza causare feriti. È il quarto incidente in meno di sei mesi per SpaceX, che punta a incrementare i test per raggiungere Marte.

I progetti spaziali di Elon Musk hanno subito un nuovo arresto nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 giugno 2025. Durante un test di accensione condotto presso la base di Starbase, in Texas, il vettore spaziale Starship 36 di SpaceX è esploso, senza provocare vittime ma generando una gigantesca palla di fuoco, ripresa e diffusa sui social. Il razzo, alto come un palazzo di quaranta piani e il più potente mai costruito, era in preparazione per il suo decimo volo di prova.
L’incidente è avvenuto alle 23:01 ora locale, come comunicato dalle autorità della contea di Cameron su Facebook. Secondo quanto riferito, nessuno è rimasto ferito e sono stati immediatamente attivati i protocolli di emergenza. È stata aperta un’indagine per determinare le cause della “grave anomalia” registrata.
L’azienda ha confermato l’esplosione tramite un messaggio pubblicato su X. SpaceX ha spiegato che l’anomalia è avvenuta mentre la Starship si trovava su una piattaforma di prova, assicurando che “tutto il personale è in salvo” e che “una zona di sicurezza attorno al sito è stata mantenuta per tutta la durata dell’operazione”. Le squadre presenti a Starbase stanno lavorando per mettere in sicurezza l’area in collaborazione con le autorità locali.
I test di accensione statica fanno parte delle procedure ordinarie che precedono un lancio: consistono nell’accendere uno o più motori del razzo mentre il veicolo rimane fissato alla piattaforma, in modo da verificarne il funzionamento. Per la sera dell’incidente non era previsto alcun decollo.
Questo nuovo fallimento si aggiunge a una serie di incidenti che hanno interessato il programma Starship negli ultimi mesi. Il 27 maggio, meno di un mese fa, un’altra Starship era riuscita a raggiungere lo spazio, ma il modulo Super Heavy booster era esploso durante la fase di rientro sulla Terra. Nei test precedenti di gennaio e marzo, il secondo stadio era esploso poco dopo il decollo, provocando una pioggia di detriti incandescenti sopra i Caraibi e alcuni danni minori.
Nonostante gli incidenti, SpaceX prosegue con la sua strategia basata su una rapida iterazione: testare più prototipi possibile per individuare e correggere i difetti in condizioni reali. Un approccio rischioso ma centrale per lo sviluppo tecnologico dell’azienda.
Elon Musk punta tutto sulla Starship per realizzare il suo ambizioso piano di colonizzazione di Marte. Negli ultimi anni, SpaceX è diventata un attore chiave nel settore spaziale, ottenendo contratti strategici con il governo degli Stati Uniti. Le sue navette portano regolarmente astronauti della NASA in orbita, supportano missioni sensibili del Pentagono e sono destinate ad avere un ruolo cruciale nel ritorno sulla Luna.
Tuttavia, i rapporti dell’azienda con l’amministrazione federale si sono incrinati dopo la rottura tra Musk e il presidente Donald Trump. Inoltre, SpaceX è da tempo al centro di polemiche da parte di associazioni ambientaliste. Nel 2023, alcune ONG hanno intentato causa contro le autorità americane, accusandole di aver sottovalutato l’impatto ambientale dei lanci, considerando che la base di Starbase sorge in prossimità di aree naturali protette.
Malgrado le critiche, l’Agenzia federale dell’aviazione (FAA) ha autorizzato all’inizio di maggio l’aumento della frequenza dei voli Starship da 5 a 25 lanci all’anno. Una decisione che conferma il sostegno delle autorità regolatorie al programma, pur in assenza di garanzie definitive sull’affidabilità dei veicoli testati.