Nuove linee guida di viaggio dei Paesi europei per persone transgender dirette negli Stati Uniti
Finlandia, Danimarca e Germania raccomandano cautela per viaggiatori trans e non binari verso gli Stati Uniti dopo i recenti ordini esecutivi di Trump.
Diversi Paesi europei hanno aggiornato le proprie linee guida di viaggio per i cittadini che intendono recarsi negli Stati Uniti, dopo che l’Amministrazione Trump ha introdotto nuove restrizioni riguardanti i diritti delle persone transgender.
Gli aggiornamenti delle linee guida
In particolare, Finlandia, Danimarca e Germania hanno consigliato ai viaggiatori transgender e non binari di prestare cautela.
Queste raccomandazioni giungono in seguito all’ordine esecutivo del 20 gennaio che impone al governo federale statunitense di riconoscere soltanto due generi: maschile e femminile.
La pagina del Ministero degli Esteri danese, aggiornata la scorsa settimana, avverte che “se il tuo passaporto presenta la designazione di genere ‘X’ o se hai cambiato genere, è consigliato contattare l’Ambasciata statunitense prima della partenza per indicazioni specifiche”.
Pur senza citare esplicitamente l’ordine esecutivo, il documento sottolinea che per le richieste di visto o autorizzazione ESTA è obbligatorio scegliere tra “maschio” o “femmina”.
Anche la Finlandia ha effettuato aggiornamenti analoghi, specificando chiaramente l’impatto potenziale dell’ordine di Trump:
“Se il genere indicato sul passaporto non corrisponde a quello assegnato alla nascita, le autorità statunitensi potrebbero negare la richiesta di visto o di autorizzazione ESTA”.
Il Ministero degli Esteri tedesco ha emesso avvisi simili, sottolineando che chiunque si rechi negli Stati Uniti deve dichiarare esplicitamente il proprio genere come “maschio” o “femmina” nei documenti di viaggio.
Inoltre, consiglia ai possessori di documenti con indicatore “X” o con un genere diverso da quello assegnato alla nascita, di verificare con le autorità statunitensi prima della partenza.
Il Regno Unito ha anch’esso adeguato le proprie indicazioni di viaggio, sottolineando la necessità di rispettare rigorosamente le condizioni di ingresso e le normative statunitensi sull’immigrazione.
Le autorità britanniche avvertono i cittadini che la violazione delle regole statunitensi può portare all’arresto o alla detenzione.
Conseguenze concrete dell’ordine esecutivo
Questi aggiornamenti seguono numerosi episodi in cui cittadini europei sono stati trattenuti alla frontiera statunitense a causa di problemi relativi ai documenti di viaggio, anche se non specificamente legati all’identità di genere.
Tra questi, il caso di Rebecca Burke, un’artista britannica, detenuta per 19 giorni in un centro dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) dopo aver tentato di attraversare il confine dal Canada verso gli Stati Uniti.
Almeno tre cittadini tedeschi hanno vissuto esperienze simili.
Hunter Schafer, attrice transgender protagonista della serie “Euphoria”, ha, intanto, denunciato pubblicamente che il suo nuovo passaporto riporta un indicatore di genere maschile.
Il suo caso è emblematico delle difficoltà incontrate da centinaia di migliaia di cittadini americani transgender e non binari a causa delle nuove normative.
Politica anti-transgender dell’Amministrazione Trump
Fin dai primi giorni del suo secondo mandato, la seconda Amministrazione Trump ha intrapreso una politica mirata alla revoca o limitazione dei diritti delle persone transgender negli Stati Uniti.
Tra gli obiettivi principali vi sono stati il divieto di servizio militare, la restrizione dell’accesso alle cure per l’affermazione di genere, limitazioni alla partecipazione sportiva e la cancellazione del riconoscimento federale della disforia di genere.
Successivamente anche molte informazioni su persone transgender e altri gruppi minoritari sono state rimosse dai siti web governativi.
Nonostante queste iniziative abbiano generato numerose cause legali, l’Amministrazione continua a mantenere una linea rigida su questioni legate al genere e all’identità personale, attirando attenzione e critiche a livello internazionale ed interno.
In precedenza, gli Stati Uniti erano comunque già stati oggetto di avvisi internazionali di viaggio, prevalentemente a causa di frequenti episodi di violenza armata e sparatorie di massa.