Nuova battuta d'arresto per Trump sullo ius soli: anche la Corte d'Appello blocca l'ordine esecutivo
La Corte d'Appello federale respinge la richiesta di emergenza del Dipartimento di Giustizia, mantenendo il blocco sull'ordine esecutivo che mirava a porre fine alla cittadinanza per diritto di nascita.
La battaglia legale sulla cittadinanza per diritto di nascita negli Stati Uniti continua.
La Corte d'Appello del 9° Circuito ha respinto, infatti, mercoledì sera la richiesta di emergenza presentata dal Dipartimento di Giustizia, confermando così il blocco dell'ordine esecutivo del presidente Donald Trump che mirava a eliminare la cittadinanza automatica per coloro che sono nati sul suolo americano da genitori non presenti legalmente.
La decisione, pronunciata da un collegio di tre giudici nominati rispettivamente da Trump, Jimmy Carter e George W. Bush, rappresenta la prima pronuncia di una Corte d'Appello su questa controversa questione.
La decisione della corte di San Francisco mantiene lo status quo, preservando il diritto costituzionale alla cittadinanza per nascita, così come garantito sino ad ora dal 14° Emendamento.
Il tribunale ha stabilito che il Dipartimento di Giustizia non è riuscito a dimostrare "una forte probabilità di successo nel merito del ricorso", elemento fondamentale per ottenere un provvedimento d'urgenza.
La sentenza si inserisce in un più ampio contesto di resistenza giudiziaria all'iniziativa presidenziale.
Diversi tribunali federali di primo grado in Maryland, Massachusetts e New Hampshire hanno già emesso ordinanze simili, bloccando l'applicazione dell'ordine esecutivo.
L'Amministrazione Trump si trova ora ad affrontare multiple azioni legali, promosse sia da procuratori generali di Stati democratici che da organizzazioni per i diritti civili, i quali sostengono l'incostituzionalità del provvedimento.
Gli esperti legali prevedono che la questione approderà inevitabilmente alla Corte Suprema degli Stati Uniti, dato il suo significativo impatto costituzionale e le implicazioni per la politica americana sull'immigrazione.
La prossima tappa procedurale è fissata per giugno, quando la Corte d'Appello del 9° Circuito ascolterà le argomentazioni complete delle parti.