Non c'è abbastanza personale per raccogliere le statistiche sull'inflazione americana

Il Bureau of Labor Statistics ha ridotto il numero di aziende monitorate per i prezzi a causa di un blocco delle assunzioni. Economisti segnalano possibili distorsioni nei dati di aprile e mettono in guardia su future implicazioni economiche.

Non c'è abbastanza personale per raccogliere le statistiche sull'inflazione americana
Photo by Rajiv Perera / Unsplash

Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha dichiarato di aver dovuto ridurre l’estensione della propria indagine mensile sui prezzi a causa di una carenza di personale. La situazione deriva da un blocco delle assunzioni imposto a livello federale, che ha impedito all’agenzia di mantenere il consueto livello di raccolta dati.

Nel rapporto sull’inflazione pubblicato il mese scorso e relativo ai prezzi di aprile, il BLS ha fatto uso più esteso del normale di un metodo di stima meno preciso, noto come different-cell imputation. Il metodo consiste nel sostituire i prezzi mancanti con quelli di prodotti simili o provenienti da altre regioni, quando non è possibile rilevare direttamente i dati. L’agenzia ha confermato che ad aprile ha interrotto la raccolta di dati a Lincoln (Nebraska), Provo (Utah) e, successivamente, a Buffalo (New York) nel mese di giugno.

Il problema nasce dal funzionamento stesso dell’indice dei prezzi al consumo (CPI), lo strumento con cui il governo misura l’inflazione. Ogni mese, centinaia di rilevatori governativi si recano in negozi fisici per verificare i prezzi di beni e servizi, come abbigliamento o contabilità. I dati raccolti vengono poi combinati per costruire un quadro dell’andamento del costo della vita per i cittadini americani.

Secondo quanto riferito dal BLS in una comunicazione interna inviata ad alcuni economisti, “l’indice dei prezzi al consumo ha temporaneamente ridotto il numero di punti vendita e quotazioni che ha tentato di raccogliere a causa di una carenza di personale in certe città dell’indice”. L’agenzia ha specificato che “queste procedure saranno mantenute in vigore fino a quando il blocco delle assunzioni non sarà revocato e personale aggiuntivo potrà essere assunto e addestrato”.

L’economista Omair Sharif, della società di consulenza Inflation Insights, ha dichiarato di essere stato contattato da diversi trader professionali preoccupati per l’accuratezza dei dati, sui quali basano le loro scommesse nei mercati finanziari. “Stanno dovendo ricorrere a metodi meno efficaci per riempire i vuoti”, ha affermato Sharif, sottolineando che l’uso esteso di stime indirette potrebbe compromettere la precisione del CPI.

Alan Detmeister, economista presso UBS, ha segnalato che nel rapporto di aprile il 29% delle stime sui prezzi è stato prodotto utilizzando il metodo della different-cell imputation, una percentuale quasi doppia rispetto a qualsiasi altro mese degli ultimi cinque anni. Questa anomalia ha contribuito ad alimentare i dubbi sulla solidità del dato di inflazione pubblicato il 13 maggio.

Il BLS ha tuttavia minimizzato l’impatto complessivo, sostenendo che “i cambiamenti avranno un impatto minimo sul tasso di inflazione complessivo”, pur riconoscendo che “potrebbero aumentare la volatilità per i dati sui prezzi di beni specifici e in regioni specifiche”. L’agenzia ha precisato che “effettua riduzioni quando le risorse attuali non possono più sostenere lo sforzo di raccolta”.

Il blocco delle assunzioni è stato imposto il 20 gennaio dall’amministrazione del presidente, mentre il Department of Government Efficiency – un’agenzia creata per ridurre la spesa pubblica, precedentemente guidata da Elon Musk – ha attuato una serie di misure drastiche, inclusi licenziamenti e incentivi all’esodo, che hanno colpito migliaia di dipendenti federali. Non è chiaro se i tagli abbiano incluso anche personale del BLS.

Il tasso di inflazione non è un dato neutro: determina, tra l’altro, l’aumento annuale dei benefici della Social Security, l’adeguamento degli scaglioni fiscali federali e l’indicizzazione di contratti privati, compresi gli accordi salariali tra aziende e sindacati. Inoltre, il valore di circa 2 mila miliardi di dollari di obbligazioni federali protette dall’inflazione e i rendimenti delle obbligazioni ordinarie del Tesoro sono direttamente collegati al CPI. La Federal Reserve utilizza questo indicatore per orientare le decisioni sui tassi di interesse.

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