Nevada: storico sorpasso repubblicano nelle registrazioni al voto

Per la prima volta dal 2007 il GOP supera i democratici negli elettori registrati, mentre gli indipendenti crescono del 50%. Un cambio di rotta che riflette le trasformazioni demografiche e politiche dello Stato del sud.

Nevada: storico sorpasso repubblicano nelle registrazioni al voto
Il logo del Partito Repubblicano del Nevada

Sul finire del mese di gennaio, il Partito Repubblicano ha compiuto l'ambito sorpasso sul Partito Democratico come numero di registrazioni al voto attive complessive nello Stato del Nevada, come atteso ormai da un po' alla luce di diversi indicatori.

Negli Stati Uniti, come noto, per poter votare è necessario effettuare una registrazione al voto preventiva presso l’ufficio elettorale della propria contea, compilando un apposito modulo e inserendo i dati richiesti, tra cui - in alcuni Stati come il Nevada - l’affiliazione partitica.

In Nevada, dal gennaio 2020, è stata anche implementata la possibilità di registrazione al voto semi-automatica, legandola al Dipartimento dei Veicoli a Motore (DMV): a chiunque rinnovi la patente o acquisti un nuovo veicolo, viene sottoposto in automatico il modulo per la registrazione al voto. Questo sistema si chiama Automatic Voter Registration (AVR).

Grazie al sistema AVR il Nevada ha visto un autentico boom delle registrazioni negli ultimi anni, in particolare degli elettori registrati come indipendenti: ciò è normale, visto che le persone che vengono “forzate” a registrarsi mentre rinnovano la patente tendono ad essere meno propense a dichiarare una appartenenza partitica.

Gli elettori indipendenti sono quindi schizzati dai 574.224 del 2020 agli 858.938 del gennaio 2024.

Allo stesso tempo, i repubblicani sono cresciuti dai 602.302 elettori registrati del 2020 ai 617.204 attuali, secondo i dati dell’analista repubblicano Jeremy Hughes. I democratici sono ufficialmente scivolati in terza posizione con 616.863 registrazioni, in calo rispetto alle 689.025 del 2020.

I dati si riferiscono alle Active Voter Registrations, cioè alle persone che hanno una registrazione al voto attiva: trattasi quindi di elettori che hanno una storia di voto con una attività recente.

Da questi dati sono escluse le Inactive Voter Registrations, cioè le registrazioni di persone che non hanno votato a tutte le ultime elezioni e che rischiano la cancellazione definitiva dalle liste.

Questi dati riflettono il drastico cambiamento politico che ha colpito il Nevada negli ultimi anni, culminato con la chiara vittoria di Donald Trump alle ultime presidenziali con oltre 3 punti di scarto su Kamala Harris.

Era dai tempi di Bush nel 2004 che i repubblicani non vincevano lo Stato del Nevada ed era dal marzo del 2007 che non si ritrovavano davanti agli avversari nelle Active Voter Registrations in Nevada.

Dall’ascesa di Obama in poi il Partito Democratico ha sempre dominato incontrastato per quasi due decenni, con un vantaggio arrivato a 101.000 registrazioni nel 2008, che è sceso a 97.000 nel 2016 e a 87.000 nel 2020, per scendere ulteriormente fino a 9.000 alle elezioni 2024. Ora è finalmente arrivata la chiusura del cerchio.

Come dimostrato dalle ultime elezioni presidenziali, questo rapido spostamento a destra dello Stato rispetto al 2020 si spiega facilmente con l'umore dell’elettorato ispanico, unito probabilmente a una insofferenza verso l’immigrazione degli ultimi anni, essendo il Nevada uno stato vicino al confine con il Messico.

Inoltre, l’aumento complessivo del numero di registrazioni al voto degli ultimi anni tramite l’AVR può aver contribuito al balzo del GOP, essendo il Partito Repubblicano sotto Trump un partito sempre più diversificato e sempre più vicino alla working-class, con elettori più indigenti, poco politicizzati e generalmente meno propensi a registrarsi e a recarsi al voto.

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