Netanyahu ordina nuovi attacchi a Gaza, a rischio collasso la tregua voluta da Trump
Il primo ministro israeliano ha annunciato raid immediati nella Striscia dopo controversie sulla restituzione dei corpi degli ostaggi da parte di Hamas. L'Amministrazione Trump cerca di salvare l'accordo di cessate il fuoco, considerato il maggior successo diplomatico del presidente.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato oggi di aver ordinato "attacchi potenti nella Striscia di Gaza con effetto immediato". La decisione mette a rischio l'accordo di cessate il fuoco che aveva rappresentato il principale risultato diplomatico in politica estera del presidente Trump dall'inizio del suo secondo mandato.
Following security consultations, Prime Minister Netanyahu has directed the military to immediately carry out forceful strikes in the Gaza Strip.
— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 28, 2025
Nelle ultime settimane l'Amministrazione Trump si è concentrata sulla stabilizzazione del cessate il fuoco a Gaza, facendo pressione su entrambe le parti per evitare passi che potessero farlo saltare. La Casa Bianca ha inviato diversi alti funzionari in Israele per sostenere la tregua e ha stabilito un centro di comando americano nel Paese per supervisionare l'accordo e monitorare la situazione sul terreno. Tuttavia, una crescente disputa sulla restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti da parte di Hamas e uno scontro a fuoco avvenuto oggi nella città di Rafah hanno intensificato le richieste in Israele di un'azione militare.
La disputa sui corpi degli ostaggi morti
Al centro della nuova crisi c'è proprio la questione dei resti di 13 ostaggi ancora trattenuti a Gaza. Funzionari israeliani accusano Hamas di "perdere tempo" sulla loro restituzione. Sabato Trump ha chiesto ad Hamas di "iniziare a restituire rapidamente i corpi degli ostaggi deceduti, compresi due americani", avvertendo che se non lo faranno "altri paesi coinvolti in questa GRANDE PACE prenderanno provvedimenti". Il presidente ha riconosciuto che alcuni corpi sono difficili da recuperare, ma ha sottolineato che "altri possono restituirli ora e, per qualche ragione, non lo stanno facendo". Trump ha detto che avrebbe "osservato attentamente" cosa sarebbe avvenuto nelle 48 ore successive.
Ieri, poche ore prima della scadenza della finestra di 48 ore fissata da Trump, Hamas ha consegnato i resti di colui che aveva definito essere un ostaggio israeliano. Ma il giorno successivo Israele ha dichiarato che Hamas aveva in realtà consegnato solo parti del corpo di un ostaggio i cui resti erano già stati parzialmente recuperati da Israele più di un anno fa. Netanyahu ha affermato in una dichiarazione di oggi di ritenere che questo costituisse una violazione dell'accordo di cessate il fuoco.
Il video della presunta messinscena e la risposta americana
Diverse ore dopo, l'esercito israeliano ha diffuso su X un video di 15 minuti ripreso da un drone che secondo le autorità mostra militanti di Hamas mentre inscenano il ritrovamento del corpo di un altro ostaggio. Il filmato mostra un gruppo di persone che getta un sacco contenente un corpo in una fossa, lo copre di macerie, porta un bulldozer e poi ritorna con funzionari della Croce Rossa, apparentemente per mostrare che un corpo era stato "ritrovato" sotto le macerie. Funzionari israeliani hanno sostenuto che il video dimostrava come Hamas stesse solo fingendo di condurre difficili operazioni di ricerca, ma che in realtà stesse solo prendendo in giro Israele e l'Amministrazione Trump.
Hamas are lying about our hostages and here’s the proof:
— Israel Defense Forces (@IDF) October 28, 2025
Yesterday, Hamas terrorists were filmed removing body remains from a prepared structure and re-burying them nearby, before summoning Red Cross representatives to stage a false “discovery” for photographers.
Despite… pic.twitter.com/c9CkJo3msW
Oggi Israele ha fornito il video alla Casa Bianca e alla Central Intelligence Agency, sostenendo che si trattasse di una violazione dell'accordo e che Israele avrebbe dovuto rispondere duramente, secondo fonti israeliane. Alti funzionari dell'Amministrazione Trump hanno però detto al team di Netanyahu che non considerano l'accaduto come una violazione sostanziale dell'accordo da parte di Hamas e hanno esortato Israele a non prendere misure radicali che potrebbero spingere il cessate il fuoco sull'orlo del collasso.
Le opzioni di ritorsione e la decisione di Netanyahu
Poco dopo Netanyahu ha tenuto una riunione d'emergenza con le forze di difesa israeliane per valutare le opzioni di ritorsione. L'esercito ha presentato un pacchetto di possibili risposte, tra cui la ripresa degli attacchi a Gaza e l'espansione dell'area della Striscia di Gaza ancora occupata da Israele secondo i termini dell'accordo di cessate il fuoco. La riunione si è conclusa senza decisioni e Netanyahu l'ha chiusa osservando che sarebbe stato necessario il coordinamento con gli Stati Uniti per determinare quali ulteriori passi Israele potrebbe compiere.
Poco dopo la fine di quella riunione, Hamas ha annunciato di aver trovato il corpo di un altro ostaggio israeliano nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza, e che sarebbe stato restituito a Israele nella serata di oggi. Ma questo non è bastato per impedire che Israele annunciasse la ripresa dei bombardamenti contro Hamas.