Negoziati di pace per l'Ucraina: l'Europa sarà esclusa dal tavolo delle trattative?
Gli Stati Uniti intendono gestire il processo negoziale con Mosca da soli, mentre Zelensky chiede la creazione di un esercito europeo comune con l'Ucraina.

Keith Kellogg, inviato speciale per l'Ucraina designato dal presidente Trump, ha dichiarato oggi che, pur venendo consultata, l'Europa resterà esclusa dal tavolo dei negoziati di pace tra Russia, Stati Uniti e Ucraina.
Durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Kellogg ha dichiarato con franchezza che la presenza europea al tavolo delle trattative "non ci sarà", suggerendo ai Paesi alleati europei di contribuire al dibattito attraverso "proposte concrete" ed un aumento della spesa per la difesa.
Kellogg ha anche fissato una nuova ambiziosa tempistica di 180 giorni per coinvolgere tutte le parti e raggiungere un accordo di cessate il fuoco in Ucraina.
Dal palco della conferenza, ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a fornire supporto finanziario a Kyiv, ma ha evidenziato ancora una volta l'urgenza di fermare il conflitto, affermando che le perdite ucraine sono tre volte superiori a quelle americane in Vietnam e Corea messe insieme.
La delusione europea
La decisione di escludere l'Europa dalle trattative dirette ha generato ovvie preoccupazione tra i leader europei, che vedono la sicurezza dei loro Paesi strettamente legata al destino dell'Ucraina.
Il Ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha riferito che il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato i leader europei a Parigi per discutere della situazione.
Kellogg ha motivato la decisione di escludere i Paesi europei sostenendo che, nei precedenti tentativi di pace (gli accordi di Minsk), il coinvolgimento di troppi Paesi incapaci di attuare concretamente gli accordi è stato uno dei fattori determinanti del loro fallimento.
L'inviato di Trump ha inoltre rivelato che Washington sta lavorando su due fronti paralleli: mentre lui gestisce i contatti con la NATO, Steve Witkoff, nominato da Trump come inviato per il Medio Oriente, sta mantenendo i rapporti con i russi.
La NATO tenta di ricucire la frattura
Da parte sua, il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha esortato l'Europa a non lasciarsi scoraggiare, respingendo i timori di un abbandono americano dell'Europa o dell'Ucraina.
Ha annunciato che la NATO prevede di adottare a maggio un nuovo obiettivo di spesa per la difesa, potenzialmente superiore al 3% del PIL, da raggiungere nei prossimi 4 o 5 anni, una delle richieste principali provenienti dalla Casa Bianca in cambio del rinnovo dell'impegno americano a favore dell'Alleanza Atlantica.
L'Ucraina propone un esercito comune europeo
Contestualmente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sfruttato il suo intervento alla conferenza per invitare l'Europa a ricoprire un ruolo più attivo, proponendo la creazione di un esercito europeo in cui l'Ucraina possa avere un ruolo centrale:
"Siamo onesti: non possiamo escludere la possibilità che l'America dica 'no' all'Europa su questioni che la minacciano".
La vice premier ucraina per l'Europa, Olha Stefanishyna, ha invece espresso un punto di vista più ottimistico sulle intenzioni americane, evidenziando "una seria intenzione e determinazione a porre fine alla guerra in modo giusto, in un modo che impedisca che questa aggressione possa ripetersi in futuro".