NATO: Rubio annuncia obiettivo di spesa per la difesa al 5% del PIL per tutti i Paesi membri entro un decennio

Il Segretario di Stato americano afferma che tutti i membri dell'Alleanza dovranno concordare sul nuovo target al prossimo vertice. Si tratta di un aumento significativo rispetto all'attuale soglia del 2%, fortemente voluto dal presidente Trump nel suo primo mandato.

NATO: Rubio annuncia obiettivo di spesa per la difesa al 5% del PIL per tutti i Paesi membri entro un decennio

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha dichiarato che tutti i Paesi membri della NATO concorderanno un obiettivo comune di spesa per la difesa pari al 5% del proprio prodotto interno lordo entro il prossimo decennio. L'annuncio è stato fatto ieri durante un'apparizione al programma Hannity dell'emittente Fox News, a sei settimane dal vertice dell’Alleanza Atlantica.

Rubio ha affermato che, in occasione del vertice previsto a breve, "praticamente ogni Paese membro della NATO sarà già al 2% o sopra" in termini di spesa per la difesa. Ha inoltre aggiunto che "molti di loro supereranno il 4% e tutti avranno concordato un obiettivo di raggiungere il 5% nel prossimo decennio". Il Segretario ha attribuito questo cambio di passo alla pressione esercitata dal presidente Trump fin dal vertice NATO del 2018, definendolo "uno dei momenti più importanti nella storia della NATO".

Le dichiarazioni di Rubio giungono in un contesto in cui la questione delle spese militari ha assunto un ruolo centrale nel dibattito tra i paesi membri. Durante la campagna elettorale del 2024, il presidente Trump aveva criticato con forza i partner dell'Alleanza per non aver raggiunto l’obiettivo minimo del 2% del PIL destinato alla difesa, sostenendo che gli Stati Uniti stavano venendo "sfruttati". In alcune dichiarazioni, Trump si era spinto fino a minacciare di "incoraggiare" la Russia ad "agire liberamente" contro quei Paesi membri che non rispettassero gli impegni di spesa.

Secondo Rubio, i risultati ottenuti finora sono attribuibili a quell’approccio diretto, e il nuovo obiettivo del 5% rappresenterebbe un ulteriore rafforzamento della posizione collettiva dell’Alleanza. "Ci stiamo dirigendo verso un vertice in cui l’impegno verso la sicurezza collettiva sarà più forte che mai", ha affermato.

La proposta di innalzare il target di spesa è stata avanzata anche dall’attuale segretario generale della NATO, Mark Rutte. Come riportato dall’Agence France-Presse, Rutte avrebbe suggerito che i paesi membri portino la spesa diretta per la difesa al 3,5% del PIL entro il 2032, con un ulteriore 1,5% destinato a spese più ampie legate alla sicurezza. In totale, ciò porterebbe l’impegno finanziario complessivo al 5%. Importanti Paesi europei, tra cui Germania e Francia, avrebbero già espresso il loro sostegno alla proposta.

Questo nuovo orientamento segna un’evoluzione rispetto alle dichiarazioni dell’ex segretario generale Jens Stoltenberg, che nel febbraio 2024 aveva parlato di un "numero record" di 18 alleati – su un totale di 32 – pronti a raggiungere o superare il traguardo del 2% del PIL per la difesa. Il passaggio a un obiettivo quinquennale del 5% rappresenterebbe dunque un aumento sostanziale degli impegni da parte dei membri dell’Alleanza.

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