Musk ridurrà le donazioni alla politica

Il CEO di Tesla, alleato del movimento MAGA e finanziatore chiave della campagna di Trump, dichiara al Qatar Economic Forum di non voler più investire somme ingenti in politica. Repubblicani in allarme in vista del 2026.

Musk ridurrà le donazioni alla politica
White House

Elon Musk ha annunciato martedì un ridimensionamento del proprio impegno finanziario in politica, dichiarando che in futuro intende ridurre sensibilmente le sue donazioni. L’intervento è avvenuto in collegamento virtuale durante il Qatar Economic Forum, dove l’imprenditore ha dichiarato: “Penso che in termini di spese politiche, farò molto meno in futuro”. Alla domanda sul perché di questa scelta, il CEO di Tesla ha risposto in modo conciso: “Penso di aver fatto abbastanza”.

L’annuncio rappresenta un potenziale colpo per il partito repubblicano, che si prepara alle elezioni di medio termine del 2026. Musk è stato infatti uno dei maggiori sostenitori finanziari del presidente Donald Trump, contribuendo con oltre 250 milioni di dollari alla campagna presidenziale del 2024, cifra che lo ha reso uno dei principali donatori del partito.

Pur segnalando l’intenzione di frenare gli investimenti futuri, Musk ha comunque lasciato aperta la possibilità di un ritorno all’attivismo politico finanziario: “Se vedrò una ragione per spendere in futuro, lo farò, ma al momento non vedo alcuna ragione”.

L’alleanza tra Musk e Trump si è consolidata nel corso del 2024, in particolare dopo il tentato assassinio del presidente a Butler, in Pennsylvania. In seguito a quell’evento, l’imprenditore è diventato una figura centrale nella galassia dei mega-donatori repubblicani, attirando al contempo critiche per la natura delle sue iniziative elettorali.

Tra le operazioni più discusse figura una lotteria che offriva premi da un milione di dollari agli elettori registrati negli stati in bilico. L’iniziativa, destinata a favorire la mobilitazione dell’elettorato repubblicano, è stata giudicata da numerosi osservatori come legalmente controversa. Nonostante le polemiche, il format è stato replicato anche in occasione delle elezioni per la Corte Suprema del Wisconsin tenutesi all’inizio del 2025. Tuttavia, in quel caso il candidato sostenuto dall’ala conservatrice è stato sconfitto, nonostante l’afflusso di fondi, in quella che è stata descritta come la competizione giudiziaria più onerosa della storia degli Stati Uniti.

Dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca, Musk ha rafforzato la propria influenza politica sostenendo una campagna contro quello che ha definito “spreco” dell’apparato statale. Il progetto ha portato a un rinnovamento radicale dell’amministrazione federale, con il licenziamento di migliaia di funzionari pubblici e l’attuazione di tagli significativi alla spesa. Ma questa strategia ha avuto un impatto negativo sull’immagine di Musk, generando proteste pubbliche e danni reputazionali alle sue aziende.

L’ondata di disapprovazione si è tradotta anche in atti di vandalismo diretti contro Tesla, con episodi documentati di danneggiamenti ad automobili e concessionarie del marchio. Rispondendo a queste azioni, Musk ha dichiarato durante il forum di Doha: “Stiamo dando la caccia a coloro che hanno organizzato violenze e minacce di morte contro Tesla”.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.