Musk propone tagli alla previdenza sociale americana, senatori repubblicani in allarme
Il miliardario accusa gli immigrati irregolari di frodi miliardarie del sistema di Social Security, ma gli esperti smentiscono. Molti esponenti repubblicani preoccupati per le ripercussioni elettorali di possibili tagli.

Elon Musk e l'Amministrazione Trump hanno avviato una controversa campagna per proporre tagli alla Social Security Administration (SSA), l'ente responsabile del sistema previdenziale degli Stati Uniti.
Musk, l'uomo più ricco al mondo che guida il Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), ha giustificato questa iniziativa dichiarando guerra alle frodi legate all'immigrazione.
Tuttavia, le sue affermazioni hanno scatenato preoccupazioni bipartisan e dubbi sulla loro veridicità.
Le accuse di Musk: immigrazione e frodi miliardarie
In un'intervista sul podcast del senatore repubblicano Ted Cruz, Musk ha sostenuto – senza presentare evidenze concrete – che gli immigrati irregolari accederebbero in maniera fraudolenta a sussidi per un valore complessivo che potrebbe aggirarsi su centinaia di miliardi di dollari.
"Attraverso queste presunte frodi, i Democratici avrebbero facilitato l'ingresso e la permanenza di milioni di immigrati illegali, ottenendo così un vantaggio elettorale grazie ai benefici governativi".
Secondo il CEO di Tesla, queste presunte frodi costerebbero tra 100 e 200 miliardi di dollari l'anno al governo federale.
In risposta, il DOGE ha proposto tagli significativi alla SSA, tra cui la riduzione di migliaia di dipendenti, la chiusura di numerosi uffici locali e l'obbligo per i cittadini di recarsi personalmente agli uffici per presentare richieste o risolvere problemi.
Un recente rapporto dell'Ufficio dell'Ispettore Generale ha già evidenziato lunghi tempi di attesa presso gli uffici della SSA, con appuntamenti spesso disponibili solo dopo oltre 40 giorni. Inoltre, il 65% dei beneficiari ignora la possibilità di utilizzare i servizi online.
Questi tagli proposti, dunque, non farebbero altro che peggiorare ulteriormente una situazione già difficile.
La risposta dell'Amministrazione Trump
La Casa Bianca, da parte sua, sostiene di non voler eliminare i benefici della Social Security, bensì soltanto contrastare le frodi.
Harrison Fields, vice portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato:
"Il nostro governo federale è pieno di frodi e il presidente Trump sta combattendo questo problema, nonostante l'opposizione dei Democratici e dei media mainstream."
Tuttavia, neppure la Casa Bianca è stata in grado di fornire prove a sostegno delle dichiarazioni di Musk.
Gli esperti smentiscono Musk
Esperti e analisti contestano fortemente le affermazioni di Musk.
Kathleen Romig, direttrice delle politiche sulla Social Security presso il Center on Budget and Policy Priorities, ha chiarito che gli immigrati senza documenti non hanno diritto ai benefici della Social Security, sebbene contribuiscano significativamente al sistema previdenziale.
Secondo l'Institute on Taxation and Economic Policy, nel 2022 gli immigrati senza documenti hanno versato circa 25,7 miliardi di dollari in tasse alla Social Security e altri 6,4 miliardi per Medicare, sostenendo di fatto il programma in un periodo demograficamente difficile a causa del pensionamento dei baby boomer.
Inoltre, anche le affermazioni di Musk riguardo al voto degli immigrati sono false, in quanto è illegale per i non cittadini americani votare alle elezioni federali e statali.
Preoccupazioni tra i Repubblicani
In questo contesto, anche all'interno del Partito Repubblicano emergono forti preoccupazioni. Alcuni senatori hanno invitato Musk a evitare dichiarazioni pubbliche sulla Social Security per timore di contraccolpi elettorali.
La senatrice Lisa Murkowski (R-Alaska), ad esempio, ha criticato apertamente Musk, sottolineando che parlare di tagli alla Social Security può essere politicamente devastante.
Un altro senatore repubblicano, rimasto anonimo, ha riferito a The Hill:
"Musk dovrebbe tacere. Sta facendo il gioco dei Democratici che vogliono accusarci di voler tagliare Social Security, Medicare e Medicaid. Noi non lo vogliamo fare ed il presidente Trump è stato molto chiaro al riguardo."
Secondo Ross K. Baker, professore di scienze politiche alla Rutgers University, le dichiarazioni di Musk stanno diventando un problema politico per i Repubblicani, con l'immaginario dell'uomo più ricco al mondo che attacca un programma cruciale per la classe media e gli anziani.
Un altro senatore repubblicano ha sottolineato che le misure proposte potrebbero avere conseguenze reali, impattando negativamente su milioni di cittadini, soprattutto anziani.
La senatrice Murkowski ha evidenziato le difficoltà già presenti, specialmente negli stati più remoti come l'Alaska, dove esiste un solo ufficio della SSA per l'intero territorio e dove i tempi di attesa per un appuntamento sono già proibitivi.
"Ridurre ulteriormente il personale significherà solo aggravare il problema, e questo non verrà accolto bene dai cittadini".
Da parte sua, il leader democratico al Senato, Chuck Schumer, ha già sfruttato le parole di Musk per accusare apertamente i Repubblicani di voler tagliare benefici essenziali.
Si tratta solo della prima di una lunga sequela di accuse da parte Democratica, per cercare di sfruttare questo argomento a fini elettorali, in vista delle prossime elezioni di midterm, se davvero i Repubblicani decidessero di procedere in questo senso.