Musk fa marcia indietro nella disputa con Trump: "I miei post sono andati troppo oltre"

L'uomo più ricco del mondo ha riconosciuto pubblicamente di aver esagerato nei suoi attacchi al presidente Trump dopo la controversia sul disegno di legge in discussione al Congresso.

Musk fa marcia indietro nella disputa con Trump: "I miei post sono andati troppo oltre"

Elon Musk ha alzato bandiera bianca oggi nella sua faida con il presidente Trump, pubblicando un tweet in cui ha espresso rammarico per alcuni dei suoi post della settimana scorsa riguardo all'uomo per eleggere il quale ha speso quasi 300 milioni di dollari. "Sono andati troppo oltre", ha riconosciuto Musk alle 3:04 del mattino, ora della costa orientale degli Stati Uniti.

Il conflitto tra l'uomo più ricco del mondo ed il presidente è esploso dopo una disputa sul cosiddetto "One, Big, Beautiful Bill", il disegno di legge in discussione al Congresso che Musk teme possa aggiungere migliaia di miliardi di dollari al deficit federale. Benché Musk non abbia specificato quali post rimpiangesse, le opzioni sono numerose: dal prendersi il merito per l'elezione di Trump, al chiedere il suo impeachment, fino ad accusarlo di essere "nei file di Epstein".

Trump, che inizialmente aveva risposto minacciando di rescindere i contratti governativi di Musk del valore di miliardi di dollari, ha cercato di ridurre le tensioni con il suo ex "primo amico" negli ultimi giorni. Tuttavia, il presidente ha anche indicato di non avere alcun desiderio di riconciliarsi con Musk, suggerendo che l'imprenditore sia "impazzito" e possa avere problemi di droga.

"Penso sia un peccato che sia così depresso e con il cuore spezzato", ha dichiarato Trump in un'intervista con Kristen Welker della NBC domenica. "Avevamo una buona relazione e gli auguro semplicemente il meglio. Davvero il meglio", ha aggiunto Trump rivolgendosi ai giornalisti martedì.

La dinamica del conflitto rivela come, nonostante Musk disponga di risorse infinite da spendere in politica, l'immensa influenza di Trump sul suo impero imprenditoriale abbia probabilmente dato al presidente il sopravvento nella disputa. Le aziende di Musk hanno perso miliardi di dollari di valore la settimana scorsa mentre la faida esplodeva pubblicamente. I futures di Tesla sono schizzati in alto dopo il suo tweet conciliatorio di mercoledì mattina.

In molti aspetti, comunque, la distensione era inevitabile: Musk continua a sostenere molte delle politiche di Trump, incluse quelle sulla minaccia dell'immigrazione illegale e l'importanza della riduzione dei costi attuata dal suo team DOGE. Musk ha espresso sostegno per la risposta dell'Amministrazione Trump alle proteste anti-ICE a Los Angeles, che hanno fatto sparire la faida tra i due dalle prime pagine dei giornali americani.

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