Musk dichiara guerra a Trump, esplode pubblicamente lo scontro tra i due ex alleati

L’ex capo del DOGE attacca il presidente su X sostenendo di aver determinato la sua vittoria elettorale, e persino lasciando intendere di essere pronto a fondare un nuovo partito. Al centro della disputa un pacchetto fiscale da migliaia di miliardi di dollari a cui Musk si oppone duramente.

Musk dichiara guerra a Trump, esplode pubblicamente lo scontro tra i due ex alleati

Elon Musk ha dichiarato “guerra totale” al presidente Trump oggi, arrivando persino a dire su X: “Senza di me, Trump avrebbe perso le elezioni, i democratici controllerebbero la Camera e i repubblicani sarebbero 51-49 al Senato”. “Tanta ingratitudine”, ha aggiunto il miliardario in quello che rappresenta il momento più acuto di una rottura pubblica sempre più drammatica tra i due.

Al centro del conflitto c’è il disegno di legge di punta dei repubblicani denominato “One, Big, Beautiful Bill”, un massiccio pacchetto fiscale e di spesa che secondo le proiezioni aggiungerà migliaia di miliardi al debito nazionale nei prossimi 10 anni. Dopo che Musk ieri aveva lanciato una campagna digitale per “bloccare” il disegno di legge”, Trump ha suggerito ai giornalisti che l’amministratore delegato della Tesla fosse arrabbiato per la legislazione che elimina i crediti d’imposta per i veicoli elettrici.

Le accuse reciproche

“Pazienza. Mantenete i tagli agli incentivi per veicoli elettrici e pannelli solari nel disegno di legge, anche se i sussidi per petrolio e gas non vengono toccati (molto ingiusto!!), ma eliminate la MONTAGNA di SCHIFOSE SPESE presenti nel disegno di legge”, ha risposto Musk su X, usando un termine che indica le spese clientelari inserite nelle leggi.

Le tensioni tra i due sono esplose pubblicamente mentre Trump stava discutendo apertamente del loro rapporto teso durante un incontro (aperto ai giornalisti) con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz in visita nello Studio Ovale. In contemporanea, Musk ha riesumato vecchi tweet del presidente che criticavano la spesa in deficit e gli aumenti del tetto del debito, chiedendo provocatoriamente: “Dov’è finito questo tizio oggi?”.

Musk ha anche negato l’affermazione di Trump secondo cui conosceva “i meccanismi interni del disegno di legge meglio di chiunque altro”, scrivendo: “Falso, questo disegno di legge non mi è mai stato mostrato nemmeno una volta ed è stato approvato nel cuore della notte così velocemente che quasi nessuno al Congresso è riuscito nemmeno a leggerlo!”.

Il presidente aveva già detto, durante le sue dichiarazioni nello Studio Ovale? di non sapere se lui e Musk avranno ancora “un grande rapporto” dopo che l’ex capo del Department of Government Efficiency (DOGE) ha passato giorni ad attaccare il disegno di legge di spesa repubblicano, già prima degli attacchi di oggi.

“Elon e io avevamo un ottimo rapporto”, ha detto Trump ai giornalisti durante la comparsa nello Studio Ovale insieme al Cancelliere tedesco. “Non so se lo avremo ancora”.

Interrogato sulle critiche continue di Musk, Trump si è detto “molto sorpreso” e ha argomentato che Musk era arrabbiato perché “abbiamo preso il mandato per i veicoli elettrici”, riferendosi al credito d’imposta per i veicoli elettrici che la legislazione taglierebbe. “Sono molto deluso da Elon”, ha affermato Trump. “Ho aiutato molto Elon”.

Una relazione in frantumi

La rottura segna la fine di quello che per sei mesi era stato un rapporto senza crepe evidenti. Solo la settimana scorsa, Trump aveva onorato Musk nello Studio Ovale e lo aveva elogiato come un “amico” che aveva fatto un lavoro eccellente al DOGE. Democratici e commentatori liberal avevano a lungo speculato che la relazione tra Trump e Musk - due personalità dominanti con forti opinioni personali - sarebbe finita in disastro.

Ora, con Musk che ha lasciato l’amministrazione a maggio, il rapporto sta collassando spettacolarmente in piena vista pubblica. L’ex capo del DOGE ha da allora definito il “one big, beautiful bill” come un “abominio disgustoso” e ha esortato i suoi follower su X a chiamare i loro rappresentanti per “BLOCCARE IL DISEGNO DI LEGGE”.

Alcuni deputati repubblicani della Camera hanno rivelato privatamente la loro frustrazione con Musk, incluse critiche alla sua competenza alla Casa Bianca. Secondo quanto riportato da Axios, però, fino a due giorni fa Musk e Trump rimanevano amici e alleati, ma il presidente era già rimasto infastidito dalla furia sui social media del suo ex consigliere.

Verso un nuovo partito?

In una mossa che potrebbe avere implicazioni significative per il panorama politico americano, Musk ha anche suggerito la possibilità di creare un nuovo partito politico negli Stati Uniti, chiedendo ai suoi follower di rispondere a questo sondaggio:

“È tempo di creare un nuovo partito politico in America che rappresenti davvero l’80% nel mezzo?”.

Il sondaggio di Musk, che conta già centinaia di migliaia di risposte sulla piattaforma X di cui è proprietario, rappresenta una potenziale escalation del conflitto che rischia di andare ben oltre i confini dell’attuale Amministrazione.

Musk ha quindi aggiunto:

“Oh, e qualche spunto di riflessione mentre riflettono su questa domanda: a Trump restano 3 anni e mezzo come Presidente, ma io resterò in giro per più di 40 anni...”

In tutta risposta Trump ha detto che Musk è impazzito dopo che lui ha deciso di tagliare i sussidi alle auto elettrice ed ha minacciato Musk di togliere i sussidi e tagliare i contratti delle agenzie federali con le aziende di Elon Musk. Si tratta di una minaccia che, se davvero implementata, potrebbe danneggiare seriamente l’impero imprenditoriale di Musk.

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