Gli americani vedono il sostegno aziendale al Pride come opportunismo commerciale

Secondo un'indagine del Pew Research Center, la maggior parte degli adulti LGBTQ e non LGBTQ ritiene che le aziende partecipino al Pride più per vantaggio economico o pressioni esterne che per autentico impegno verso la causa

Gli americani vedono il sostegno aziendale al Pride come opportunismo commerciale
Photo by Raphael Renter | @raphi_rawr / Unsplash

Il supporto delle aziende al Pride Month viene percepito da gran parte degli americani come un'operazione di marketing più che come una dichiarazione di principi. Lo rivela una recente indagine del Pew Research Center, secondo cui molti cittadini giudicano le iniziative aziendali legate al Pride come superficiali e motivate principalmente dal desiderio di ottenere profitti o di rispondere a pressioni esterne.

Tra gli adulti LGBTQ intervistati a metà gennaio, il 68% ha affermato che tutte o la maggior parte delle aziende che promuovono il Pride lo fanno perché lo ritengono vantaggioso per gli affari. Il 35% ritiene che le imprese siano spinte da pressioni esterne, mentre solo il 16% è convinto che agiscano per autentico sostegno alla causa. Anche tra gli adulti non LGBTQ, intervistati a metà febbraio, prevale il cinismo: il 54% indica il vantaggio economico come principale motivazione, il 45% le pressioni esterne e appena il 13% riconosce un vero impegno da parte delle aziende.

I dati mostrano inoltre una marcata polarizzazione politica. Il 61% dei repubblicani non LGBTQ sostiene che le aziende partecipano al Pride perché si sentono costrette, contro il 30% dei democratici non LGBTQ. E quando si tratta di attribuire autenticità alle motivazioni aziendali, il divario è ancora più netto: il 63% dei repubblicani non LGBTQ afferma che poche o nessuna delle aziende coinvolte agisce per convinzioni sincere, contro il 37% dei democratici.

I risultati si basano su due sondaggi separati condotti su 3.959 adulti LGBTQ tra l'8 e il 19 gennaio, e su 4.740 adulti non LGBTQ tra il 10 e il 17 febbraio. I ricercatori del Pew Research Center sottolineano che gli atteggiamenti potrebbero essersi evoluti nei mesi successivi, in un contesto in cui alcune imprese stanno riducendo i propri sforzi per la diversità, l'equità e l'inclusione (diversity, equity and inclusion, o DEI), mentre altre scelgono di intensificarli.

L'indebolimento del sostegno aziendale al Pride è confermato anche dai dati raccolti da Gravity Research e riportati da Eleanor Hawkins su Axios. Quasi il 40% delle aziende avrebbe deciso di ridurre il proprio coinvolgimento nel Pride Month del 2025. In molte città statunitensi — tra cui New York City, Washington D.C., Pittsburgh, Philadelphia, Columbus e località della Virginia — diversi sponsor aziendali si sono ritirati dagli eventi previsti. Questo cambiamento avviene mentre l'amministrazione del presidente Trump esercita pressioni esplicite sulle aziende affinché interrompano le loro iniziative DEI.

Focus America non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.