Misteriosi droni sui cieli del New Jersey: la Casa Bianca, "voli autorizzati, non era il nemico"
Il New Jersey, insieme ad altri Stati della costa orientale, è stato recentemente teatro di un’ondata di avvistamenti di droni che ha generato allarme fra i residenti, sfociando persino nella chiusura temporanea di un aeroporto.

A distanza di settimane da quegli episodi, la Casa Bianca di Trump è intervenuta oggi, rivelando come una parte significativa di questi voli fosse in realtà autorizzata dalla Federal Aviation Administration (FAA) per scopi di ricerca e altre finalità istituzionali.
Il panico collettivo
Nel periodo di massima preoccupazione, l’enigmatica presenza di decine di droni in volo notturno aveva fatto temere che si trattasse di un’operazione ostile. Alcuni sospetti avevano perfino ipotizzato che i dispositivi provenissero da potenze straniere, generando un’ondata di teorie non confermate.
L’ansia collettiva raggiunse l’apice quando, lo scorso dicembre, le autorità furono costrette a chiudere le piste del New York Stewart International Airport per circa un’ora, a causa di un drone entrato nello spazio aereo dello scalo.
La governatrice di New York, Kathy Hochul, invocò un intervento federale, sostenendo che la situazione fosse diventata ormai insostenibile per le autorità locali, ancora poco attrezzate per gestire un fenomeno in rapida espansione.
Parallelamente, il governatore del New Jersey, Phil Murphy, aveva scrittoa diverse figure di rilievo del panorama politico, compreso l’allora presidente Joe Biden, affinché fossero approvati provvedimenti a livello nazionale.
Murphy auspicava l’adozione di una normativa che autorizzasse le forze dell’ordine locali e statali a utilizzare tecnologie avanzate di individuazione e neutralizzazione dei droni, anche noti come UAS (Unmanned Aerial Systems) o UAV (Unmanned Aerial Vehicles).
“Non si trattava del nemico”
Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca di Trump, ha ora invece chiarito che “questi droni non provenivano da un nemico”, ma erano in gran parte apparecchi pilotati con l’autorizzazione delle autorità federali.
“Dopo ricerche e studi, i droni che stavano sorvolando il New Jersey in gran numero erano autorizzati a volare dalla FAA per la ricerca e per vari altri motivi”, ha detto Leavitt durante il suo primo briefing con la stampa, leggendo una dichiarazione che ha attribuito al Presidente Donald Trump.
Molti altri erano riconducibili a semplici appassionati o privati cittadini, mossi da curiosità o interesse per la tecnologia.