Minnesota: arrestato l'omicida di della deputata Hortman
Dopo due giorni di caccia all’uomo, la polizia ha fermato Vance Boelter, 57 anni, accusato di aver ucciso la deputata del Minnesota Melissa Hortman e suo marito, e di aver ferito gravemente un altro senatore locale e sua moglie. Le autorità parlano di atto politicamente motivato.

La polizia del Minnesota ha arrestato nel corso della notte Vance Luther Boelter, il principale sospettato dell’assassinio di Melissa Hortman, ex presidente democratica della Camera dei rappresentanti dello Stato, e di suo marito Mark. Nella stessa notte, l’uomo è accusato anche di aver gravemente ferito a colpi d’arma da fuoco il senatore democratico John Hoffman e sua moglie Yvette, nel sobborgo di Champlin, a nord di Minneapolis. L’arresto è avvenuto senza l’uso della forza nei pressi di Green Isle, una località rurale situata a circa un’ora dalla città.
Secondo la polizia, Boelter — armato al momento dell’arresto — aveva impersonato un agente delle forze dell’ordine durante gli attacchi, utilizzando un’uniforme, un distintivo falso e una maschera di lattice. In fuga da oltre quarantotto ore, l’uomo è stato individuato dopo che gli investigatori avevano rinvenuto la sua automobile e un cappello sospetto in un campo. Più di cento agenti, inclusi membri delle unità speciali SWAT, hanno preso parte alle operazioni di ricerca.
Vance Boelter, 57, was captured on Sunday, two days after he allegedly killed Minnesota House Speaker Melissa Hortman and her husband. The Ramsey County Sheriff's Office called him the “face of evil” in a post announcing his capture. pic.twitter.com/1adyHu1J54
— Fox News (@FoxNews) June 16, 2025
La dinamica degli attacchi e gli elementi ritrovati lasciano pochi dubbi sulla loro natura premeditata. Nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 giugno, verso le 2 del mattino, una pattuglia ha risposto a una segnalazione a Champlin e ha trovato i coniugi Hoffman feriti da diversi colpi di arma da fuoco: nove per il senatore e otto per sua moglie. I due sono stati ricoverati e non sono in pericolo di vita.
Mezz’ora dopo, una seconda pattuglia si è recata per precauzione alla residenza dei coniugi Hortman, a circa 15 chilometri di distanza. Qui, gli agenti hanno trovato una macchina simile alle loro, con le luci d’emergenza accese. Un uomo in divisa è uscito dall’abitazione e ha aperto il fuoco, per poi barricarsi e fuggire a piedi. All’interno, i corpi senza vita di Melissa Hortman e suo marito.

La polizia ha scoperto nell’auto del sospettato un taccuino contenente circa settanta nomi di potenziali obiettivi, inclusi difensori del diritto all’aborto, medici, operatori di Planned Parenthood e vari esponenti democratici locali. Inoltre, vi erano anche volantini con la scritta No kings, lo slogan delle manifestazioni contro il presidente Donald Trump tenutesi proprio quel giorno in tutto il paese.
Secondo il governatore del Minnesota, Tim Walz, si è trattato di un «atto deliberato di violenza politica». In conferenza stampa, ha dichiarato: «Non può essere questa la norma. Non può essere questo il modo in cui regoliamo le nostre divergenze politiche». La senatrice Amy Klobuchar, in un’intervista alla NBC, ha aggiunto che tra gli obiettivi sulla lista del sospetto vi erano anche cliniche per l’interruzione volontaria di gravidanza.
Melissa Hortman, 55 anni e madre di due figli, aveva guidato la Camera statale tra il 2019 e il 2024. Durante il suo mandato si era distinta per l’impegno sul diritto all’aborto, la regolamentazione delle armi e le politiche ambientali. Il senatore John Hoffman, invece, è al suo quarto mandato e presiede la commissione per i servizi umani del Senato del Minnesota.
Vance Boelter, 57 anni, è un personaggio dai molti volti. Si presentava su LinkedIn come fondatore della Red Lion Group, una società di sicurezza privata, e collaborava con Praetorian Guard Security Services, diretta dalla moglie. La sua esperienza, a suo dire, comprendeva missioni di sicurezza in Sud Libano, Cisgiordania e Gaza, anche se tali affermazioni non sono verificate. Aveva anche lavorato per Nestlé e gestito un punto vendita della catena 7-Eleven. In ambito pubblico, era stato nominato due volte da governatori del Minnesota nel Workforce Development Board, organo in cui sedeva anche John Hoffman.
Negli ultimi anni, Boelter aveva mostrato una crescente attività evangelica. Era apparso come "pastore" in tre edizioni consecutive (2021-2023) del centro evangelico congolese La Borne Matadi, dove predicava con entusiasmo. Un suo messaggio recente pubblicato su LinkedIn esprimeva la volontà di rientrare nell’industria alimentare statunitense, dopo un’esperienza nella Repubblica Democratica del Congo.
Il fenomeno della violenza politica negli Stati Uniti ha subito una nuova impennata negli ultimi anni. L’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, gli attentati contro la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e l’attacco al marito della speaker Nancy Pelosi sono solo alcuni tra gli episodi più noti. Anche il presidente Trump è stato bersaglio di due tentativi di assassinio nel 2024, uno durante un comizio in Pennsylvania e un altro in Florida.
Il caso Boelter si inserisce in questo contesto: attacchi perpetrati da individui isolati, spesso radicalizzati, motivati da ideologie estremiste e in un clima politico marcatamente polarizzato. A renderlo ancora più allarmante, è l’incapacità crescente di condannare questi episodi in modo bipartisan. Come osservato dal New York Times, oggi «un solo uomo ha cambiato il volto del Minnesota».